Passione segreta
Data: 10/11/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mads19, Fonte: Annunci69
... perfettamente come fare: con tutti i film di bondage che aveva visto, aveva imparato la tecnica alla perfezione. Quando finì tornò su e incrociò lo sguardo della ragazza, un misto fra arrabbiato e spaventato.
- Ora basta, non voglio più gioco… tu slega! -
Le lamentele, ovviamente, non facevano altro che provocare l’effetto contrario… Giovanni sentiva l’eccitazione crescere, e continuò ad accarezzare il corpo della puttana ancora più voluttuosamente: le sue mani scivolavano sotto i vestiti, palpandole seni e glutei sempre meno delicatamente.
- Basta… finisci… slega… - Le implorazioni della ragazza erano ormai insistenti, ma nel suo tono sembrava di sentire anche un fondo di piacere… Almeno così lo interpretò Giovanni, che, in preda ad un vero e proprio furore ormonale, si stava godendo ogni singolo istante prima di concludere la sua opera. E così fece…
Voltandosi prese dalla borsa una striscia di stoffa e un fazzoletto, appallottolando quest’ultimo. La puttana, capendo quali erano le sue intenzioni, gridò un secco - No! - e si voltò dall’altra parte, chiudendo la bocca.
- Dove vai? Vieni qui, che devo finire il gioco… - disse lui deciso, con un tono che tradiva tutta l’emozione del momento. - Per finire devo imbavagliarti, altrimenti non mi diverto… -
Le afferrò le guance con una mano, costringendola a voltarsi di nuovo verso di lui. La puttana continuava a serrare la bocca, agitandosi per esprimere il suo dissenso, ma con le braccia e le gambe legate non ...
... poteva fare molto per impedire a Giovanni di mettere in atto le sue intenzioni. E infatti lui, per niente impietosito dallo sguardo spaventato della ragazza, ma, anzi, sempre più eccitato nel trovarsi finalmente in una situazione che sognava da anni, andò avanti deciso, cercando a forza di spingerle il fazzoletto in mezzo alle labbra. La puttana continuava a divincolarsi, senza però riuscire in alcun modo ad allentare i nodi delle corde e senza rendersi conto che era proprio il suo comportamento non consenziente ad eccitare sempre di più il suo aggressore.
Giovanni le aveva ormai infilato quasi completamente il fazzoletto in bocca, tenendolo premuto con una mano per evitare che lo sputasse. - Stai buona, ho quasi fatto… - Prese allora la striscia di stoffa e finì di imbavagliarla, legandogliela stretta dietro la nuca.
L’opera era finalmente completata: era riuscito a riprodurre dal vivo una di quelle scene che fino ad allora aveva potuto ammirare solo nella finzione. Si sentiva fiero per quello che era riuscito a realizzare, senza farsi sfiorare neanche lontanamente dai sensi di colpa per essersi comportato come un maniaco ed aver ridotto in quello stato una povera ragazza, che ora, in preda al panico, lo guardava indifesa e spaventata, senza sapere cosa, a quel punto, avrebbe fatto di lei.
Ma Giovanni non se ne preoccupava affatto: le uniche cose che vedeva o sentiva in quel momento erano gli strattoni che quella puttana di fronte a lui dava nel tentativo, inutile, di ...