1. Passione segreta


    Data: 10/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... gustosissime!
    
    Lo stato di estasi durò quanto doveva durare, finché Giovanni sentì che non avrebbe più resistito e si fece vincere dal piacere dell’eiaculazione.
    
    Dopo qualche attimo di calma, che gli servì per riprendere il normale respiro e riassestare il battito cardiaco, la puttana si rivolse verso di lui e, col tono di chi ha appena terminato il proprio lavoro, disse: - Abbiamo finito, riportami sulla strada. -
    
    - Aspetta un momento, - replicò lui, che ormai aveva perso ogni timore reverenziale, - voglio fare un altro gioco con te… -
    
    - Niente gioco… 20 euro solo per bocca! -
    
    - Lo so, non ti preoccupare, ti pago per fare questo gioco… -
    
    La puttana lo guardò perplessa, con un po’ di curiosità, e allora Giovanni, per tranquillizzarla, le mostrò un’altra banconota da 20.
    
    - Se vuoi figa sono 30 euro… - disse.
    
    - No, non voglio scopare, è solo un gioco, molto più semplice… -
    
    - Se vuoi gioco, altri 30 euro… - continuò la puttana, che cominciava ad essere un po’ diffidente.
    
    - …e va bene, vada per 30! - esclamò Giovanni, un po’ seccato, ma determinato a non perdere l’occasione di raggiungere l’obbiettivo per cui era partito quella sera. E così tirò fuori dal portafoglio un’ulteriore banconota da 10, anche se la paura che la puttana potesse non acconsentire alle sue richieste stava cominciando a fargli perdere l’eccitazione.
    
    - Che gioco? - chiese la ragazza, intascando velocemente la sua parcella.
    
    Giovanni si voltò e dalla borsa dietro il suo sedile ...
    ... tirò fuori una corda. - Voglio legarti le mani… - le spiegò.
    
    - Tu legare me? - La puttana lo guardò quasi inorridita. - No, non mi piace… -
    
    - Eh, no, ormai ti ho pagato! - replicò. - Guarda che non ti faccio mica niente di male… -
    
    - Perché vuoi legare me? Tu non puoi fare… - La puttana cercò di scendere, ma Giovanni la bloccò azionando la chiusura centralizzata.
    
    - Ti voglio legare perché mi piace… ma faccio piano, non ti preoccupare. - E cercò di tranquillizzarla prendendole delicatamente le mani e cominciando a girarci la corda intorno. - Non ti faccio male, stai tranquilla… è divertente, vedrai! - La ragazza non era ancora molto convinta, ma ormai Giovanni aveva cominciato a legarle i polsi dietro la schiena, e lei lo lasciò fare, vinta dall’estrema delicatezza con cui lui stava procedendo.
    
    Finita l’opera Giovanni cominciò nuovamente a palparle il seno, e la mossa fu decisiva, perché le fece credere che il gioco fosse tutto lì. Dopo un po’, in effetti stava per chiedergli di slegarla, quando Giovanni prese un’altra corda e si chinò per legarle le caviglie. La ragazza evidentemente non se lo aspettava, e gli chiese un po’ indispettita: - Che fai? Non voglio che leghi gambe! -
    
    - Su, stai buona… fa parte del gioco, non ti farò male, come per le braccia… - rispose lui.
    
    La puttana, però, ormai si era infastidita, e oppose una certa resistenza. Ma Giovanni non si impressionò, e andò avanti nel suo lavoro. Non aveva mai legato nessuno, naturalmente, ma sapeva ...
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