Cartomanzia – 11ma parte -Come va la festa in villa
Data: 10/11/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Lesbo
Gay / Bisex
Tradimenti
Voyeur
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... il palo del nipote fino alla glottide, ma senza sfiorarlo, facendolo rabbrividire di piacere solo col suo fiato caldo sul cazzo intriso di saliva. Arrivata ad averlo tutto in bocca, fino alla radice, strinse le labbra e tutti videro, dall’incavarsi delle guance, che glie lo stava… aspirando, anche se certi… sobbalzi delle guance lasciavano intuire che, contemporaneamente, glie lo stava anche massaggiando con la lingua. Poi Jack si sentì afferrare delicatamente i giovani testicoli e dolcemente tirandoli e torcendoli un poco, mentre le labbra della zia scorrevano su e giù per il suo membro, a velocità sempre diversa, facendolo impazzire di piacere per l’imprevedibilità delle sue azioni. Tutti erano assiepati intorno, in religioso silenzio, a contemplare quel capolavoro di pompino, immortalando la notevole prestazione filmandola e fotografandola coi cellulari -come del resto avevano fatto fin dal suo arrivo alla festa!- e perfino Marzia era stupita di scoprire cose che, nella sua già buona esperienza, non aveva neanche mai pensato di fare. Paola sentì il cazzo del nipote sussultarle contro il palato e capì che stava per esplodere dal piacere; allora se lo appoggiò sulle labbra e gli leccò pazientemente il prepuzio, mentre due dita scorrevano lentamente avanti ed indietro, tenendolo anche in posizione. Il giovane emise una specie di rantolo, che salì di tono fin quando cominciò a sparare potenti getti di sborra che la donna si lasciò arrivare sul viso, uno dopo l’altro e lei che ...
... spostava un pochino la nerchia per ricevere le bianche strisciate in punti sempre diversi del volto. Poi si rialzò, lentamente ma con un certa dignità, quasi come una sacerdotessa che avesse appena effettuato un oscuro culto e gettò un’occhiata circolare alla compagnia ammutolita dall’osceno e fantastico spettacolo e poi, con gli occhi luccicanti di libidine, li provocò, leccandosi golosamente prima le labbra e poi l’indice che aveva usato per levarsi gli schizzi dal viso per ripulirsi: «E adessho… vishto che sono qui per… per esshere fottuta da voi…. cazzo, shbattetemi! O sccchiete finocchi??????» Jack, che sembrava svenuto sull’erba, fu l’unico a non avvicinarsi alla donna, ad allungare la mano per toccarla, pizzicarla, stringerla, ad afferrare i resti dei leggings ed a tirarli per strapparli completamente od ad afferrarla per un braccio, una gamba per farla cadere sull’erba e andarci sopra a pretendere la loro porzione di piacere… Era davvero soddisfatto: aveva potuto vedere benissimo tutto quello che la troia aveva fatto alla festa… Beh, non proprio benissimo: quando la bottana aveva spompinato il nipote con gli altri che facevano capannello intorno, in certi istanti tra la sua abile e vorace bocca e l’obiettivo, si frapponeva la testa zazzeruta di qualche giovane cornuto e lui si perdeva istanti preziosi. La baldracca, dopo quel bucchinu, era stata circondata da una siepe di giovani minchie dure da soddisfare e lei, con apparente gioia e disponibilità, si era prodigata ...