La moglie schiava - cap. 4
Data: 09/11/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... vuoi che prenda la frusta ?”
“No, farò quello che vuoi, ma non mi picchiare.”
Tenendomi la pancia comincia a camminare su è giù per il bagno fino a che non caddero alcune gocce dal mio buchetto.
“E' meglio mettere un tappo o fai un casino, quindi piegati.”
Mi misi a novanta gradi e lui subito infilò il plug fra le mie chiappe.
Tanto era il dolore per il clistere che quasi non lo sentì, solo che il suo effetto fu veramente breve e poco dopo uscì dal suo posto insieme ad altra acqua.
“Siediti e svuotati, è meglio rincominciare e procedere in un altra maniera.”
Fu una liberazione, come mi sedetti sul water mi svuotai completamente di tutta l'acqua che avevo dentro, alla fine mi sentivo non solo ripulita, ma molto rilassata.
“Che fai li ferma, pulisciti che te ne faccio un altro.!
“Ti prego un altro no, farò tutto quello che vuoi, ma mi fai troppo male.”
“Taci troia e mettiti in posizione.”
Così dopo che mi pulii ripresi la solita posizione a novanta e lui mi fece un nuovo clistere.
Solo che questa volta lo accusai di meno, il dolore fu minore nonostante usasse la stessa quantità di liquido.
“Ora mettiti in ginocchio che te l'attappo come dico io.”
Mi misi a pecora in attesa del plug, ma vidi che si stava spogliando e subito non capii le sue intenzioni.
Solo quando si tolse i boxer e vidi il suo cazzo in erezione compresi le sue intenzioni.
“Non vorrai mica scoparmi in questo stato ?”
“Perchè no, in fondo sei solo una puttana ...
... da culo e poi ora sei di certo ben pulita.”
Non mi lasciò neanche il tempo di replicare che si mise dietro di me, le mani ben salde sui fianchi e la cappella dritta verso il mio buchetto. Eccitato com'era lo mise subito dentro senza tanti fronzoli, ma non sentii alcun dolore, anzi.
Un sottile piacere mi prese fin da subito, un misto fra il sentirlo godere ed il dolore per la mia pancia piena d'acqua. Così lo lascia fare senza dire nulla fin quando non potei più nascondermi.
“Si Alfredo mi piace, mm.”
“Vedi che sei puttana dentro, ora lo prendi dietro senza tante storie.”
“Continua ancora, mi fai godere.”
“Si prendilo tutto troia che ti sfondo come piace a te.”
Il suo ritmo diventò infernale, entrava e usciva senza sosta, spesso tirandolo del tutto fuori per rimetterlo dentro con ancora più forza. Mi sentivo sempre più aperta, ma nello stesso tempo godevo in maniera incredibile e avrei voluto che non finisse mai.
Lui m'insultava come una cagna, ma le sue parole non mi ferivano più, anzi mi eccitava sentirmi dire bagascia o troia e avrei voluto masturbarmi la passera ormai in calore, ma non osai spingermi a tanto.
Alla fine mi venne dentro, quasi non sentì i suoi schizzi di sperma caldo se non quando cominciarono a spandersi intorno al suo cazzo. Per un po' rimase immobile dietro di me e solo quando si tolse tornò a parlarmi.
“Sei davvero unica, prima sembri che ti stia sgozzando e poi godi come una vacca, va bene ora lavati che ho fame.”
Mi ...