Il talismano egiziano (4)
Data: 03/11/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Luca43, Fonte: EroticiRacconti
Stavo pensando ad una scusa per ritrovarmi da solo con mia zia Roberta quando mi ricordai che di lì a poco avrebbe compiuto gli anni, perfetto!
Arrivato il giorno corretto, passai a prendere dei fiori e le feci la sorpresa di presentarmi a casa sua con quel pensierino.
- Ta daaa… auguri Roberta, buon compleanno! -
- Oh ciao Luca, che bella sorpresa! Vieni, entra… -
- Questi sono per te… - le dissi porgendole il mazzo.
- Grazie, sono bellissimi… - mi rispose arrossendo, un po’ per il regalo un po’ per essersi fatta beccare vestita da casa, con molta pelle in vista.
Era sexy come sempre, portava benissimo i suoi anni e vederla così mi aveva eccitato a mille, ma cercai comunque di non sfiorarla subito con l’indice per gustarmi ancora quegli istanti “normali”.
- Siediti sul divano, io intanto vado a cambiarmi… -
- Non importa Roby, tanto ormai ti ho già vista… -
- OK, se non ti scandalizzi… -
Altro che scandalizzato, ero arrapato come non mai, il mio cazzo spingeva nei jeans a tal punto che facevo fatica a stare seduto.
- Gianni è andato a prendere le pastine, per il momento ho solo il bere da offrirti… ti va uno spritz? -
- Certo! -
Quando tornò in salotto con i due bicchieri, si sedette accanto a me e facendo il brindisi sentii l’alcool scendermi in gola e dirigersi direttamente nel mio cazzo, non ce la facevo più… feci finta di sfiorarle per sbaglio la mano e dopo la scossa che sentimmo entrambi aspettai a vedere la sua reazione, che non ...
... tardò a manifestarsi.
- Scusa Luca, mi sento girare la testa, sarà lo spritz a stomaco vuoto… - mi disse imbarazzata stringendo le gambe.
Cominciò a mordersi le labbra, socchiudendo gli occhi.
- Non capisco cosa mi sta succedendo… mi sento strana… -
- Strana… come? - infierii.
- Accaldata… e bagnata… lì… mio dio… sempre di più… -
Mi fiondai sulle sue labbra e la baciai, mia zia ricambiò cercando subito la mia lingua, nel frattempo lei con una mano era scesa sul suo inguine e con l’altra sul mio.
- Cosa stiamo facendo? Non possiamo… siamo zia e nipote… - cercò di aggrapparsi all’ultimo barlume di razionalità.
- Perché no? A me non dispiace affatto… -
- Neanche a me! - si lasciò andare alla fine.
Mi tirò fuori il cazzo, a fatica da quanto era in tiro, e poi lo vidi sparire nella sua bocca e per un bel po’ non lo rividi più. Ammiravo la sua schiena al mio fianco che saliva e scendeva accompagnando i movimenti della testa, che davanti a me si stava impegnando in uno dei pompini migliori della mia vita. Le misi una mano tra i capelli e con l’altra andai ad esplorare quel corpo che sognavo di toccare da tanto tempo: infilai le dita sotto la canotta e le presi in mano la tetta più vicina, non era enorme ma era soda e piena e dotata di un capezzolo grosso e duro, poi mi spostai dentro le sue mutande che erano fradicie e mi ritrovai a giocare con la sua fica calda e carnosa che non smetteva di sbavare, il clitoride era scappellato e duro quasi quanto il ...