Violagode, capitolo 16: le riprese
Data: 01/11/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69
Yuri mi accoglie con un abbraccio: “Sei splendida, ti inculerei io subito.”
“Grazie,” rispondo arrossendo. “Sono un po’ tesa.”
Mi tocca le tette e il culo. “Sei perfetta, non avere paura. Ti divertirai anche un bel po’. Tu segui le mie indicazioni: guarda sempre in camera, fingi piacere ma in modo non plateale, quando spompini stai attenta ai capelli, non devono coprire il volto o il cazzo, sistemateli sempre dal lato opposto della camera, se ti va parla, ma in inglese e per dire solo delle porcate. Sei pronta?”
Annuisco.
“Allora, cominciamo con le riprese. Mettiti qua appoggiata alla scrivania, loro sposteranno il divano e tu fai la viziosa, indicagli un punto sempre diverso della stanza, ok?”
“Ok, sono pronta.”
Ho le luci addosso, sono appoggiata alla scrivania, una telecamera parte dai miei piedi con tacco e sale su fino alla balza delle autoreggenti che spunta dalla minigonna gessata, indugia e poi sale si sofferma sul mio seno che sembra far esplodere la camicetta troppo stretta e poi più su, fino al dito che appoggio alla bocca, lo tocco con la punta della lingua e cerco di fare l’espressione più vogliosa che mi riesce.
“Non sta bene lì, spostatelo a destra.”
I tre ragazzi, con scarponi da lavoro, in pantaloncini e canottiera con i muscoli ben in vista sollevano il divano e lo spostano.
“Mmmm…” faccio io sempre stuzzicandomi il dito con le labbra e la punta della lingua. “No, neanche lì, proviamo a metterlo in fondo alla stanza.”
I tre ...
... ragazzi sbuffano e mi guardano con odio, poi spostano il divano.
“No, non sta neanche lì!” Appoggio le mani sui fianchi e respiro profondamente per ingrossare il petto.
Uno del gruppo si avvicina: “Signorina, abbiamo spostato il divano in tutti i punti del suo ufficio. Se vuole spostarlo ancora deve darci un extra.” Così dicendo guarda insistentemente il mio seno prosperoso e la camicetta con i bottoni tirati.
Anche gli altri si avvicinano a me e ripetono in coro: “Sì, vogliamo un extra.”
“Possiamo metterci d’accordo…” Faccio io allungando una mano sul petto muscoloso di uno dei ragazzi mentre con l’altra tocco il cazzo già duro attraverso i pantaloncini di un altro.
I tre si guardano fra di loro.
“Allora chi vuole essere pagato per primo?” Chiedo accompagnando la frase con un occhiolino.
“Ti costerà parecchio…”
“Sono pronta a darvi quello che chiedete.”
Vengo presa per le spalle e portata davanti al divano, uno mi prende un braccio e me lo mette dietro la schiena, bloccandomi. “Non te la caverai con poco, troietta.” Mi strappano letteralmente la camicetta, sento i bottoni rimbalzare per terra, due mani estraggono i miei seni prosperosi dal reggiseno e uno di loro comincia a succhiarmi le tette.
“Comincia a pagare, puttana.”
Mi lasciano il braccio e io mi inginocchio, abbassando i pantaloncini del ragazzo che ho davanti, ne esce un cazzo maestoso che comincio a succhiare.
Gli altri due si calano i calzoncini e prendo entrambi i cazzi con le ...