La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 2
Data: 31/10/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... sperma raccolto e subito dopo ingoiandolo.
“Ora mastica!”
La Valli si riferiva al profilattico rimasto nella bocca di Marzia che prontamente iniziò a trattare come fosse stata una chewing-gum. Non riuscivo a crederci! La signora Corti era completamente sottomessa e soggetta alle perversioni più degradanti che forse nemmeno una squallida prostituta avrebbe concesso.
Soddisfatta di quanto ottenuto e dopo aver selvaggiamente sodomizzato a lungo la sua vittima, la dottoressa Valli ci fece ricomporre e ci congedò.
“Cagna! Venerdì prossimo ti ho prenotato tre grossi cazzi, alle 16:00 in punto alla solita villa. Mi raccomando: buchi pronti oliati e ben allargati! D’altra parte converrà prepararti come si deve, pensa che uno di loro ha un cazzo con un diametro simile a quello di una lattina di birra. Tu Simone devi essere presente: ti invierò le coordinate per poterci raggiungere, darai una mano come facilitatore…poi ti spiegherò cosa significa e quindi che cosa sarai chiamato a fare…e poi ho una sorpresa per te…”.
Successivamente all’uscita della signora Corti, opportunamente rivestita affinché nessuno potesse vederla nello stato in cui si era presentata, ebbi il coraggio di fare una domanda alla mia aguzzina:
“Perché sta facendo questo alla povera signora Corti?”
Avrei potuto chiederle del perché lo facesse a me, ma conoscevo la risposta: le piacevo! e il suo modo di avermi era quello di dominarmi e sottomettermi in ogni modo e in ogni situazione, umiliandomi ...
... anche di fronte a terzi.
“Perché mi piace! Godo nel trattarla come una bambola e nell’usarla come uno straccio; a volte mi masturbo fino a tarda notte ripensando alle perversioni a cui la sottopongo…e poi quello che più mi fa impazzire è il contrasto tra ciò che le faccio fare e il suo viso d’angelo da signora per bene, non solo mi eccita a dismisura, ma mi fa fantasticare su mille altre perversioni che sicuramente metterò in pratica. E tu stronzetto fai parte di queste perversioni…! Quindi non preoccuparti per lei, perché arriverà anche il momento per il tuo culo…!”
Risposta perfetta per chiarire quanto fosse sadica e malvagia.
Quel venerdì presi le coordinate inviatemi dalla Valli, seguii le indicazioni stradali e mi ritrovai in una casa di campagna abbastanza ben isolata dal centro urbano e da altre abitazioni. Esternamente la villa si presentava in condizioni di abbandono, ossia poco curata e con la vegetazione fuori controllo.
Non appena arrivai, prima di poter entrare all’interno della casa, la Valli mi fece spogliare completamente nel porticato esterno, mi ordinò di mettere al collo un collare in pelle con le borchie e di indossare una cintura di castità completamente in acciaio che costringeva il mio pene dentro una ridottissima gabbia metallica impedendomi di dare un minimo sfogo alla mia eccitazione e stringendo le palle quanto bastava per provocare una continua leggera sofferenza. Chiuso il lucchetto, la mia persecutrice aveva riposto la chiave in una ...