La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 2
Data: 31/10/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
Quando entrò nella stanza rimasi sbalordito, si trattava della Signora Marzia Corti: una gentilissima donna sulla cinquantina, una signora un po’ sovrappeso con un po’ di pancetta e con un viso dolce, ma da un po’ di tempo con uno sguardo spento …e ora capivo il perché. È stata una delle prime colleghe che avevo conosciuto e con cui condividevo i break pomeridiani del dopo pranzo, tuttavia non ho mai avuto direttamente a che fare con lei dal punto di vista lavorativo. Veniva da un periodo difficile, la recente separazione con il marito, complicata dall’affidamento del figlio quindicenne; probabilmente la Valli aveva fatto leva su questo suo punto debole per tenerla in pugno e sottometterla: se si fosse venuto a sapere dell’accaduto avrebbe perso l’affidamento del figlio.
La Signora Corti appariva un po’ goffa vestita solo di un babydoll nero a maglie quadrettate larghe al punto da mettere in evidenza ogni particolare intimo: i seni erano grossi e rigogliosi, e i capezzoli, notevolmente allungati, fuoriuscivano dalle maglie del completo sexy, mentre la vagina compariva completamente depilata e con le grandi labbra anch’esse decisamente allungate verso il basso.
“Buon Pomeriggio Marzia! Hai visto? Oggi abbiamo un ospite che tu credo conosca…”
Marzia Corti mi vide e strabuzzò gli occhi come per rendersi conto di vedere ciò che realmente aveva davanti: un collega nudo che si masturbava. Incredula e con gli occhi lucidi, proferì un labile “ciao” e diventò ...
... immediatamente rossa in volto, mentre io abbassai la testa vergognandomi profondamente della mia umiliante condizione.
“Marzia! intanto che mi preparo, vai a dare una mano a Simone, tiragli per bene il cazzo ma senza farlo venire, mi raccomando…se vedo anche solo una goccia di sperma sul pavimento ti inculo a secco!”
La Valli, a pochi metri da noi, aprì un cassetto, tirò fuori uno strap-on con un fallo piuttosto grosso e lo indossò nel giro di poco tempo, mentre la signora Corti, senza mai incrociare il mio sguardo, stava segando il mio uccello, con molta delicatezza onde evitare di subire la terribile punizione annunciata dalla Valli.
“Brava Marzia! Ti piace il cazzo di Simone?”
“Si, Signora Padrona! Grazie per avermi offerto la possibilità di segarlo”
Erano frasi fatte come si fosse trattato di un robot programmato per rispondere in quel modo.
“Prego Marzia! Lo so che ti piacciono i cazzi, e per venerdì prossimo ti ho organizzato una bella gang bang con un po’ di amici…sei contenta?”
“Si, Signora Padrona! Grazie!”
“Ok, ma adesso mettigli un profilattico! …fallo con la bocca come fanno le puttane e poi continua a segarlo!”
La Signora Corti tolse il profilattico dalla confezione se lo mise tra le labbra, quindi puntò sulla cappella e spinse con la bocca, svolgendolo lungo l’asta fino a ricoprirla quasi del tutto. Dopo tanto disagio mi stavo sciogliendo e la vista di quell’atto mi fece eccitare non poco: non mi era mai capitato fino a quel momento che una mia ...