1. Una serata in discoteca


    Data: 31/10/2021, Categorie: Cuckold Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... pantaloni. Il suo cazzo era bello grosso, più di quello del mio ragazzo. Mi chinai e lo presi in bocca.
    
    Ero un po’ scomoda, ma avere quel cazzo sconosciuto in bocca mi eccitava tremendamente. Stavo dando il meglio di me: succhiai per bene la cappella, leccando tutto intorno. Con la mano massaggiavo le palle gonfie. Scesi con la lingua lungo tutto il suo cazzo durissimo e gli succhiai le palle. Lui, dai gemiti, sembrava gradire molto. Io ero un lago e lui lo sentiva con le sue dita, mi tolse il tanga e mi fece salire su di lui. Entrò con facilità ed io iniziai a muovermi subito con foga. Mi piaceva molto e non trattenevo i gemiti. Luca mi abbassò il vestitino e mi baciò i capezzoli piccoli e turgidi mentre mi stringeva le chiappe con le mani. Raggiunsi in fretta un orgasmo molto intenso e rallentai un po’ il ritmo, Luca, allora, iniziò a muovere velocemente il bacino, prolungando il mio piacere. Spingeva il suo cazzo fino in fondo, facendo sbattere le palle contro il mio corpo. Ormai praticamente urlavo. Anche lui, purtroppo, raggiunse l’orgasmo, riempiendomi con la sua abbondante sborra calda. Mi chinai su di lui e lo baciai infilandogli la lingua quasi in gola. Avrei voluto che gli tornasse duro subito da quanto ero eccitata.
    
    Le mie tettone lo facevano letteralmente impazzire, non smetteva di palparle, leccarmi i capezzoli duri e mordicchiarle. Mi piaceva, ma soprattutto mi faceva godere con le dita: mi stimolava il clitoride eccitato, in modo un po’ sgarbato, ma ...
    ... facendomi provare un intenso piacere. Io continuavo a segarlo lentamente, sentendo il suo cazzo abbastanza lungo sussultare tra le mie dita. Mi sputai sulla mano e tornai sul suo cazzo, così lubrificata scorreva meglio. Sentivo la pelle ricoprire la cappella per poi lasciarla completamente scoperta quando arrivavo a quasi a toccare le sue palle. Mi muovevo non troppo velocemente, ma con un ritmo regolare, stringendo la cappella quando le mie dita la raggiungevano. Un’altra coppietta entrò nel vicolo e se ci vide non se ne curò. Dopo pochi secondi di baci, la ragazza si accovacciò ed iniziò a succhiare il cazzo al ragazzo. Dai versi che faceva lui, sembrava essere molto brava. Mi fece venire una gran voglia di imitarla, quindi sussurrai all’orecchio del mio ragazzo: ‘Adesso te lo succhio come nessuna te lo ha mai fatto’. Bastò questa frase per far gonfiare la sua cappella. La sentii esplodere spruzzandomi di sborra la gamba. Sicuramente mi aveva macchiato anche il vestitino. ‘Scusa”, mi disse quando ebbe ripreso fiato. ‘Fa niente, torniamo a ballare’.
    
    Lo succhiai per un po’, ma avevo voglia di altro. Passai sui sedili posteriori, mi sfilai il perizoma di pizzo nero che lasciava molto poco all’immaginazione, poi mi tolsi le scarpe con il tacco 12 e mi misi a pecorina. Il tutto sotto il suo sguardo eccitato. ‘Non ti va di scoparmi?’, lo invitai dandomi uno schiaffetto sulla chiappa nuda. Lui, più grosso di me, uscì dalla macchina con il cazzo di fuori, poi rientrò dietro. Mi ...