Una serata in discoteca
Data: 31/10/2021,
Categorie:
Cuckold
Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu
... discoteca. Il mio aveva il cazzo durissimo appoggiato a me e sicuramente anche gli altri due non erano da meno. Baciava bene quel ragazzo e io lo lasciavo toccare tutto quello che voleva, si soffermava più che altro sul mio culo sodo, ma scendeva anche volentieri sulle cosce. Ad un certo punto mi gridò qualcosa all’orecchio che suonò come un invito a prendere una boccata d’aria. Mi prese per mano e mi portò fuori dalla discoteca. Nel silenzio dell’esterno mi disse: ‘Sono Luca, piacere’. ‘Io sono Giulia’, risposi. Intanto mi stava guidando verso il parcheggio, arrivati ad una macchina mi disse: ‘Ti va di fare un giro?’. ‘Mi piacciono i ragazzi con le idee chiare’, mi dissi, poi risposi: ‘Certo!’. Guidò per qualche minuto ed io mi sentivo già bagnata all’idea di scopare con lui. Si fermò in posto appartato e tirò indietro al massimo il suo sedile. Iniziò a baciarmi con voracità, infilando subito la mano sotto al mio vestitino rosso che mi arrivava a malapena a coprire mezza coscia e toccandomi fra le gambe. Ero bagnatissima. Scostò il mio tanga rosso trasparente sul davanti e molto ridotto sul dietro. Io aprii a tastoni i suoi jeans facendo guizzare fuori il suo cazzo duro. Al tatto mi sembrava di dimensioni normali, ma soddisfacenti.
‘Maiala Giulia! Adesso me ne esco anche io dalla discoteca’, pensai. Ero stupita che Roberta non fosse ancora uscita. Feci capire al mio nuovo ragazzo che ballare non mi bastava più, così uscimmo. Saltando i convenevoli ci dirigemmo in fretta ...
... verso un vicoletto buio poco distante. ‘Speriamo che sia libero’, pensai sapendo che era frequentato da numerose coppiette. Stando attenti ai preservativi usati, raggiungemmo un angolino buio ed iniziammo a baciarci, sentivo le sue mani palparmi su tutto il corpo, soprattutto sul sedere coperto solo da una striminzita culottes azzurra e con i bordi di pizzo, mi aveva tirato su il tubino nero, e sulle mie tette grandi. Scese a baciarmele, tirandole fuori dal reggiseno intonato con le mutandine che le conteneva a malapena, io gettai la testa indietro e gemetti abbastanza forte. Cercai con la mano il suo pacco trovai il suo cazzo duro già fuori dai pantaloni. Lo afferrai e iniziai a segarlo piano. Lui mi mise la mano fra le gambe e spostò le mutande toccandomi la figa bagnata.
‘Sono rimasta l’ultima!’, pensai mentre il ragazzo mi portava fuori dalla discoteca. ‘Mi chiamo Giovanni’, mi disse mentre camminavamo verso al parcheggio. ‘E io sono Roberta’, risposi. Ero eccitata e non avevo voglia di parlare. Salimmo in macchina e fece per mettere in moto, ma io lo fermai mettendogli una mano sul cazzo. Sentii che era ancora duro. ‘Stiamo qui, tanto siamo in un posto isolato’, gli dissi. Eravamo in effetti al margine del parcheggio e c’erano pochissime macchine vicino a noi. Ci baciammo intensamente, intanto lui mi palpava le tette. Dopo poco mi tirò giù il vestito ed iniziò a baciarmi i capezzoli, non portavo il reggiseno. Io ero molto eccitata e trovai subito la cerniera dei suoi ...