Linda la nerd – Capitolo 15
Data: 27/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... un partner, o che avrebbe fatto commuovere un’anima emotiva. Fu un semplice: “Non vogliamo più vederti. Sai perché.” Inviò il messaggio e poi lasciò cadere il telefono sul divano. Tommaso non scorse i due segni di spunta diventare blu perché le due grosse tette di Tania avevano inglobato il suo cazzo, così come la sua mente, e una sensazione di morbidezza meravigliosa provenne da tutta l’asta e dalla cappella. Il ragazzo chiuse gli occhi, assaporando il calore che i seni della ragazza trasmettevano al suo organo… Altrochè il suo cazzo che scaldava lei, caso mai era il contrario. La sentiva comprimere le bocce attorno a lui, fino a farsi soffocare in quelle due mammelle esagerate, quindi muoverne una verso l’alto e l’altra in direzione contraria, per poi fare il contrario. Adorava quelle due tette, e per quanto le venerasse non avrebbe mai potuto ringraziarle abbastanza per le spagnolette che gli donavano. Sentiva il cuore di Tania muovere la massa grassa del seno destro e ripercuotersi nel suo cazzo: ragazzi, quanto amava quella sensazione… Aprì gli occhi, incontrando quelli di Tania che lo fissavano. Lei sembrava felice ed eccitata. Probabilmente, ipotizzò, muovere su e giù quei seni così grossi doveva anche essere piacevole di suo… Lo avrebbe fatto più spesso durante il sesso, si promise, se lei lo apprezzava così tanto. – Mi piace zangolarti il cazzo con le mie tette, maschione. – sussurrò lei, sorridendo. Smise di muoverle, le tenne appoggiare sull’inguine di Tommaso, ...
... quindi iniziò a muovere tutto il corpo su e giù, lentamente, muovendosi sulle gambe. – Vienimi addosso, Tom. Copri le tette della tua puttana con la tua sborra… mi piace vederle colare del tuo piacere. Il ragazzo non riuscì a trattenersi ancora a lungo. Adorava farsi spagnolettare per lunghi minuti, ma era troppo eccitato e aveva bisogno, un bisogno psicologico, di godere grazie a Tania. Sarebbe stato come tradire Linda, dimostrare che poteva fare a meno di lei, e che da quel momento non avrebbe più fatto parte della sua vita. Vide la sua cappella fare capolino tra le tette della mora un altro paio di volte, poi fu come se nelle sue palle fosse stata abbattuta una chiusa: appoggiò una mano sulla testa della sua amica, chiuse gli occhi quasi con forza e un attimo dopo sentì risalire attraverso l’asta del suo cazzo un profondo senso di piacere e pace, come se, attorcigliate alle code degli spermatozoi, ci fosse stato qualsiasi pensiero delle ultime ore. – Sì, Tania, sì… – sibilò. Lasciò che il senso di benessere invadesse ogni suo muscolo, ogni sua fibra, per essere, qualche attimo dopo, sostituito da una sensazione di soddisfacente stanchezza. Tommaso si lasciò sfuggire un profondo sospiro di piacere, e quando riempì di nuovo i polmoni percepì l’odore speziato della sua sborra. – Grazie, Tania. – disse, aprendo gli occhi e trovandosi davanti la ragazza che si fissava le tette, contemplando il disastro che l’orgasmo aveva lasciato sul suo seno. Lei gli sorrise, quindi afferrò il ...