Vecchie amicizie, nuove scoperte
Data: 26/10/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Meizu, Fonte: EroticiRacconti
... motivi sono tanti: ho voglia, ci conosciamo da tanto, siamo stati innamorati, lo abbiamo sempre desiderato entrambi… e poi… tu mi piaci perché sei immorale!”
L’ultima affermazione provocò in entrambi una risata viscerale, come non mi capitava da tempo. In fondo era vero: lei conosceva tutto di me, e sapeva perfettamente che in fatto di sesso non mi mettevo nessuno scrupolo. Ogni volta che ci vedevamo voleva sapere i dettagli più piccanti della mia vita, ed io le raccontavo tutto volentieri perché sapevo che con lei non aveva senso nascondersi. Forse era l’unica persona nella mia vita da cui non mi sono mai sentito giudicato. E d’altra parte sapevo che quello che le raccontava in qualche modo scatenava in lei un qualche tipo di morbosa eccitazione.
Arrivammo sotto casa con un discreto ritardo, i suoi la aspettavano per pranzo, così mi salutò di fretta con un distratto bacio sulle labbra, come fosse un’abitudine, ed una volta chiusa la portiera si allontanò facendomi il segno del “dopo” roteando il dito indice, ed il numero tre con le dita dell’altra mano, per ricordarmi l’appuntamento per il giorno seguente… e chi se lo scorda!
Arrivai sotto casa dei suoi quasi puntuale, almeno certamente più di lei.
“scusa, aspettavi da tanto?”
“diciamo che quando sono arrivato avevo i capelli più corti…”
“dai, smettila! Sei sempre il solito coglione… E’ che i miei non mi mollavano, e mica potevo dirgli: “adesso devo andare prima che il cazzo del mio amico si ammosci!” ...
... ahahah”
“anche perché in quel caso avresti avuto tutto il tempo…”
“sempre umile tu, eh? Be’, oggi scopriremo se sono tutte chiacchiere le tue”
“Se vuoi puoi iniziare a controllare”
E nel pronunciare queste parole portai la sua mano sul mio cazzo già in erezione.
“Perché è già duro?”
“Perché mi ecciti”
“ahahah… ma smettila! Tu sei sempre eccitato, non funzionano con me le lusinghe”
“Ok, è vero: mi si alza appena soffia il vento… che differenza fa? L’importante è che funzioni, no?”
“Credi di essere furbo, ma evidentemente non hai capito con chi hai a che fare… oggi ti faccio morire!”
“Promesso?”
L’aria di sfida, la complicità, la confidenza, avevano creato un’immediata tensione sessuale. Senza dire altro, mentre io ero impegnato alla guida, Ale ruotò il busto poggiando la schiena sulla portiera, e senza distogliere lo sguardo dai miei occhi cominciò a sollevare dapprima la maglia già liberata dal pesante piumino che indossava, per lasciare che la sua abbondante quarta di seno scivolasse fuori dal top, a mio parere volutamente troppo stretto, mentre la mano destra scivolava distratta sotto la gonna a portafoglio salita ben oltre metà coscia.
“sei proprio stronza”
“dimmi qualcosa che non so…”
I venti minuti di macchina per raggiungere la villetta al mare furono davvero una tortura: con una maestria ed una sensualità che non conoscevo, Ale mi stuzzicò portandomi ad un livello di eccitazione quasi doloroso. Alternava gesti espliciti ad ...