1. Ritrovarsi con sorpresa.


    Data: 31/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: CARLOMARIABSX, Fonte: Annunci69

    ... capisce che della baruffa non è rimasto neppure il ricordo, forse solo quello dei tre mesi di astinenza dai nostri raffinati erotismi.
    
    La dimostrazione è che subito, scatta un lingua-in-bocca che dura assai, mentre le mani riprendono la piacevolezza di palpare i reciproci seni. Si torna alle vecchie e collaudate abitudini: calano slip e perizoma. Le mani si intrufolano tra le cosce.
    
    Intrecci di gambe. Carezze. Baci.
    
    Sull’ampio letto i nostri corpi nudi hanno più possibilità di esprimersi. Di confondersi. Di allacciarsi e divenire una cosa sola.
    
    Il ditalino ci accomuna. Le fighe sbavano. Un primo orgasmo ci conquista.
    
    È solo l’introduzione a una sfrenata galoppata ognuna sulla coscia dell’altra.
    
    Il godimento è grande. Le fighe, come fossero bocche spandono sborra a profusione. Tra di loro tornano le parole dell’amore i: “Sempre!”…”Mai più senza e lontane!”.
    
    Intanto qualche rumore si sente dalle stanze attigue. Io spiego:
    
    “È mio marito”
    
    “Come… Carlo è in casa? – e fa per agguantare qualcuno dei suoi abiti sparsi per il letto – bisogna proprio essere delle incoscienti…”
    
    Io la fermo e prendo a baciarle il seno. “Non ti agitare. È tutto a posto. Gli ho detto tutto di noi. Concorda anche lui che sia una cosa bella che debba continuare…… Vedrai che verrà a farci un saluto.”
    
    “Ciao Ragazze, vi rompo? ...” è già lì.
    
    Un bacio a me. Un buffetto a Rita.
    
    La presenza di Carlo mi eccita che oltre palpeggiare vistosamente Rita, mi faccio dare da lei il ...
    ... consenso a che, lui sia spettatore delle nostre effusioni.
    
    Questo in definitiva eccita anche Rita. Difatti: pochi minuti e siamo già una sopra l’altra, in uno spettacolare 69.
    
    Carlo si è messo in una delle poltroncine e osserva con piacere le nostre evoluzioni. Ogni nostra mossa è, forse, più indirizzata al pubblico che alla nostra libidine. Anche se le lingue stanno svolgendo alacremente il loro lavoro. Lo si coglie dai sussulti dei corpi. Dai mugugni. Dal sospirare affannato. E da tutti quei sensuali rumori che generano le bocche nelle tenzoni con le fighe.
    
    L’erotismo che aleggia tra le luci soffuse di quella stanza, comincia a coinvolgere anche Carlo. Si è tolto le scarpe e sta sfilando la camicia. In piedi osserva ogni movenza. Ascolta ogni afflato.
    
    Ora, gli sono rimasti addosso solo i boxer.
    
    Sotto di questi si può notare un certo movimento: la protuberanza si dimostra in attività e, spingendo contro il tessuto, è alla ricerca di un ruolo che gli si addica in quella situazione.
    
    Carlo che, sicuramente fino a quel momento è riuscito a controllarsi, non riesce più a tener botta. Sfila i boxer e prende in pugno l’uccello.
    
    Sulla sponda del letto, quei corpi avvinti nella loro bolla di piacere, si dimostrano sempre più appetitosi a saziare la libidine che lo sta invadendo.
    
    Sempre con il cazzo stretto in pugno si avvicina alla sponda. Il naso gli si riempie di quel buon odore di godimento che fonde il sudore, con gli odori più intimi degli amanti.
    
    “Non ...