Ritrovarsi con sorpresa.
Data: 31/05/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: CARLOMARIABSX, Fonte: Annunci69
Io e Rita ci erano date appuntamento per un aperitivo dopo tanto tempo che non ci trovavano. Ci eravamo allontanate per un banale diverbio su come andava gestito il sesso orale con un maschio.
Per me era il classico pompino con ampia libertà di esecuzione, purché fosse ben dentro alla bocca e che prevedesse l’ingoio.
Per Rita, ferma ai dettami della tradizione bolognese: quella tramandatagli dalla sua mamma al compimento del diciottesimo anno, come se non fosse già espertissima, aveva regole a cui, secondo, lei non si doveva derogare. Tra cui: l’utilizzo delle mani per stimolare il piacere.
“A no! Se lo spugnetti con le mani non è più il classico bocchino alla bolognese. Rimane una mezza sega!”
Ne era nata un’appassionata discussione purtroppo trasformatasi in baruffa. Si era conclusa con frasi pesanti e anche offensive… del genere:
“lingua moscia!”
“Figa slabbrata!”
Da qui, la sofferta decisione di non incontrarci più. Giusto per non rovinare un passato tanto ricco di sensuali ricordi.
Passano così tra i lunghi mesi in cui Rita soffre moltissimo di questo distacco. Soprattutto quando vuole darsi una ventata di esotico piacere, infilandosi una riga di Gheisha-ball. È il momento in cui più le manca la lussuriosa mia mano che, con sapienza, gliele infila, una dopo l’altra, nella figa.
Sa come agire sul cordoncino: fa muovere le sfere dentro di lei in una demoniaca danza. È un godimento incommensurabile: Rita saltava in maniera forsennata, tra le ...
... braccia dell’amica. Il godimento si ampliava quando Io estraeva la lubrica collana. Era tutto uno scalpitare, mugugni e gemiti di piacere.
Non finiva mai così. Il godimento proseguiva nel culo con il medesimo copione.
Gli orgasmi non si contavano mai.
Era poi Rita a deliziarmi dello stesso trattamento:
Pomeriggi di intenso piacere!
Quella mancanza in Rita aveva creato un vuoto. Così la settimana precedente con la scusa di restituirmi un libro prestato, mi aveva telefonato.
Appuntamento alla domenica successiva per un drink da me.
Per me lo stato d’animo era analogo. Mi mancavano tutte le piccole cose che facevano insostituibile quell’amicizia.
Avevo finito per parlarne anche con Carlo, mio marito. Che, solidarizzando aveva consigliato di ricucire. Ne avevano parlato a lungo. Carlo aveva imparato della mia bisessualità e, che se ne potesse pensare, l’aveva trovata una risorsa per il nostro ménage matrimoniale. Infatti avevamo iniziato a coinvolgere amiche in ménage a troi. Tant’è che il nostro ragionare riguardo Rita , si era trasferito dalla sala da pranzo al salotto. Qui il divano si era reso partecipe di un appassionato abbraccio. A cui non poteva non seguire una focosa scopata.
È il momento delle coccole. Di qualche bacio alla figa ancora in estasi. Saranno queste manifestazioni di affetto a farmi promettere di farlo assistere ad una successiva manifestazione di erotismo tra me e Rita.
Ci ritrovammo con entusiasmo. Dagli abbracci e sorrisi si ...