Club Tlazo – Capitolo 3
Data: 22/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... situazione per la quale l’esperienza pregressa non l’aveva ancora preparato, fece un passo avanti e prese per una spalla Cristina. – Sul serio, – la pregò Miriam, che si era accorta anche lei che la bionda era diventata il centro dell’attenzione di vip e gente comune, e loro due di conseguenza, – andiamocene! Non importa se… – Importa sì, invece, cazzo! – sbraitò la ragazza, – Io non… – Cos’è tutto questo casino? – domandò un uomo impaziente e dal tono autoritario. Nel riconoscere quella voce, i due gorilla, che fino un istante prima si atteggiavano a degli armadi a tre ante pronti a spaccare il mondo, sembrarono collassare a dei cuccioli che avessero cagato sul tappeto e vedessero il loro padrone avvicinarsi infuriato. Con la testa incassata tra le spalle, i due buttafuori si voltarono verso il loro principale, che stava avanzando a lunghe falcate nella loro direzione. L’uomo camminava velocemente e, sebbene magro e tonico, lo sguardo e il linguaggio del corpo lo faceva apparire addirittura più grosso, e soprattutto minaccioso, dei due gorilla. Non era particolarmente alto, ma Eleonora dovette ammettere che era davvero bello di viso e vestito con una ricercata eleganza. Solo l’orologio, probabilmente in platino e oro, pensò la ragazza, doveva valere più di quanto guadagnasse un operaio in un anno. Di certo, si rese conto in quel momento, ogni sera dovevano presentarsi una mezza dozzina di donne che volevano essere la sua amante, e sicuramente ce n’era una ogni giorno che ...
... faceva il diavolo a quattro, urlando come un’ossessa per essere ricevuta dal calciatore. – Devo chiamare la guardia civil – domandò con rabbia Jiménez, – o pensate di andarvene da sole? Eleonora fu sul punto di chiedere perdono e promettere che sarebbero sparite dalla sua vista all’istante, quando Cristina si fece avanti, dimostrando un coraggio, o una pazzia, che non si sarebbe aspettata. – No, – disse, decisa quanto lo era il calciatore, – vogliamo il… coso card. La rabbia sul volto di Jiménez si tramutò in derisione. – Cosa ti fa credere che voglia fornirvi la Golden Card? – Noi lo vogliamo, – ribatté la ragazza, arrabbiata – e faremo qualsiasi cosa per averlo. L’uomo scoppiò in una risata. – Qui entra solo gente famosa e ricca: le troiette come voi ce le sbattiamo passandocele l’un l’altro e poi le gettiamo nel cesso, quindi vedete di andarvene subito. Il volto di Cristina divenne una maschera di rabbia. – Vuoi vederle tre vere troie che ti faranno impazzire? – gridò, mettendosi le mani sotto i seni piccoli e nascosti dal top luccicante e sollevandole in un gesto che, in quel momento, a Eleonora sembrò più che altro ridicolo. Jiménez fu sul punto di ribattere, quando dall’ombra comparve una figura che appoggiò una mano su una sua spalla. Quel contatto gentile stemperò quasi completamente la rabbia dell’uomo. Da dietro comparve Clelia Flores: sorrideva, come avrebbe sorriso un’angelica nonna davanti ai suoi nipoti discoli. – Su, Eduardo, non arrabbiarti con queste ragazze… – ...