Sexy Squid game-Gioco 3
Data: 21/10/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Acchiappasogni, Fonte: RaccontiMilu
... un pene soprattutto lungo. Il proprietario del lungo attrezzo era un uomo sulla cinquantina, biondo un poco stempiato occhi azzurri con qualche ruga attorno e pizzetto, fisico ben messo (si vedeva che andava in palestra): assomigliava un po’ a quel famoso attore britannico, Daniel Craig. La donna accostò delicatamente al glande le labbra su cui aveva applicato un rossetto rosso, se lo fece scivolare lentamente dentro e diede un paio di colpetti con la lingua. Nel pompino era incredibilmente parsimoniosa e paziente come non lo era in nient’altro. Se lo mise in bocca fino a metà, non avrebbe mai potuto farlo scomparire tutto a causa della lunghezza. Cominciò a muoversi avanti e indietro dondolando la testa e le mani; ad ogni passaggio una quantità esagerata di saliva grondava sul pene e sul pavimento. Di tanto in tanto la rossa staccava per un attimo dal bastone per cercar traccia delle telecamere. Niente, non vedeva nulla. Per quanto provasse a mantenere mento alto, sguardo dritto ed espressione imperscrutabile anche la guardia ogni tanto si distraeva dal suo triste lavoro (essere un manichino di carne). Lui lo faceva però per una sacrosanta ragione e cioè sbirciare l’aspetto di colei che lo stava spompinando cosi bene. Era bellissima la donna seduta sui talloni, con la mente si poteva scivolarle lungo la schiena fino e riempirsi i palmi di quelle grosse natiche celate dietro un leggins zebrato. La donna aveva raccolto la fulva chioma dietro la nuca. Probabilmente Jasmine non ...
... aveva indovinato il più resistente della compagnia perché dopo sette minuti di fellatio la guardia venne. Si svuotò senza avvisaglie nella sua bocca. Lei fu costretta a deglutire per non soffocare ma subito dopo non riuscì a nascondere un moto di disgusto.
Song era l’unico maschio in gara. Aveva pregato Alice di poter rappresentare la loro coppia in quella gara di pompini. Alice aveva accettato nonostante anch’ella si ritenesse brava nelle discipline orali…non eccellente, ma brava. “D’accordo, ma mi raccomando una cosa: calma, non farlo durare un minuto” l’aveva ammonito la ragazza conoscendo ormai la passionalità del partner che difficilmente riusciva a controllare. “Tranquilla, sarò una squillo di lusso e non una di quelle zoccole che non vedono l’ora di far sborrare il cliente per sgraffignare cinquanta euri e passare al prossimo ”. In effetti Song presa posizione davanti ad una guardia scelta ad occhio (non gli importava fosse bello o dotato), solo una volta lubrificatosi i palmi e le dita con la saliva, solo una volta sfregatosi ben bene le mani come un chirurgo prima di operare, afferrò con ambo le mani il paziente. Stette un attimo a riflettere quasi a voler fare una diagnosi e lo iniziò a menare: da un ramoscello sottile e ricurvo ne ricavò un tronco non dico di quercia ma di cipresso. Ora poteva aprire la bocca e inghiottirlo: ne prese tra le labbra il glande, come la lamina di un frullatore mosse la sua lingua dedicando al frenulo le sue maggiori attenzioni, poi ...