Un mondo inesplorato - 7. ritornando a casa - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 7. ritornando a casa

... volta da diversi mesi, soli per un po' di tempo.

Se le vacanze costituivano un momento di grande vicinanza per tutta la famiglia, rendevano ovviamente più difficile trovare momenti di più rilassata intimità tra i coniugi, costantemente pressati dalle richieste dei bambini. E invece adesso erano loro due soli, insieme per tutto il fine settimana.

In macchina, mentre attraversavano la distanza che li separava dalla loro meta nella costa meridionale della Sicilia, continuarono a parlare della vacanza che si era da pochi giorni conclusa, di come erano stati bene, di quanto i bambini avessero mostrato di apprezzare i luoghi in cui erano stati. Ovviamente si guardarono bene dal fare qualunque riferimento a Marco e a quello che era successo con lui. Ci sarebbe stato tempo per farlo.

Arrivati in albergo presero possesso della stanza, apprezzando la fantastica vista sul mare che si godeva dall’ampio balcone.

Giulio aveva prenotato una suite che prevedeva la presenza di un’ampia vasca con idromassaggio, comoda per due persone e decisamente elegante. Mentre Laura si spogliava per indossare il costume, Giulio la fermò, consegnandole una busta chiusa da un bel fiocco di raso: “Questo è per te, spero ti piaccia”.

Laura capì subito che si trattava di un costume e accettò il regalo con compiaciuta gratitudine: “Grazie! Spero solo che si possa indossare senza essere arrestati. Ormai ti conosco e so quanto sei pericoloso…”

Le preoccupazioni di Laura si rivelarono ...

... assolutamente fondate. Si trattava di un bikini di un tessuto leggerissimo che, nella parte superiore, lasciava intravedere l’ombra scura dei capezzoli che, peraltro, si rendevano evidenti anche perché riuscivano a sollevare la stoffa che li copriva. La parte inferiore era decisamente stretta sul pube e ancora di più nella parte posteriore, dove si allargava solo in alto, lasciando quasi interamente scoperti i glutei che, poco abbronzati, sarebbero apparsi certamente ancora più nudi.

“Lo so che è un po’ piccolo, ma ho pensato che in montagna ti sei mostrata in maniera decisamente più generosa e ho ritenuto che non fosse giusto privare i tuoi conterranei di questa vista”.

“Ah, quindi è un problema di equità e di parità di opportunità, capisco”, scherzò Laura, cercando di vincere l’imbarazzo. Sapeva che avrebbe avuto poco senso mettersi a fare la donna pudica adesso, dopo il modo in cui si era lasciata andare più volte dentro la sauna dell’albergo altoatesino. Guardandosi allo specchio, inoltre, doveva ammettere di trovarsi bella e desiderabile e si stupì lei stessa della nuova attitudine, che le consentiva di essere finalmente un po’ più obiettiva nel giudicarsi.

“Ma ho tutto il culo di fuori, ti rendi conto? E il seno, praticamente è come se fossi in topless!”

“Si, è vero, e a me piace tantissimo. Ma se vuoi puoi anche lasciare in camera il top, io non protesterò”, la sfidò Giulio.

“Stai attento, Giulio. Credo ti sia ormai chiaro che non mi faccio fermare dalle tue sfide. ...