L’isola che non c’è (prima parte)
Data: 16/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
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“Ma le tue amiche lo capiscono bene… guarda lassù!”
Avvicinandomi alla scaletta per risalire vedevo Marco e Alessia in piedi, appoggiati alla parete della cabina dell’imbarcazione; lui con una mano le teneva i polsi sopra la testa e mentre chino le leccava, succhiava, mordeva, tirandoli, i capezzoli la scopava con forza alternando la velocità ma non modificando il vigore delle sue spinte. Alessia ad ogni spinta sussultava…Urlava ora di piacere ora di dolore… ma comunque in piena estasi orgasmica;
Erica che sdraiata fra le gambe del maschio con la testa all’altezza dei suoi testicoli, che baciava e succhiava, ogni volta che il movimento di lui lo permetteva andava a leccare l’asta di quel totem ripulendolo dagli umori che l’amica riversava abbondanti…
Stavo salendo la scaletta quando mi sentii fermare dalle mani di Chiara che salendo subito dietro di me mi schiacciò contro gli scalini; da dietro portò le sue dita sui miei seni; li prese con il palmo e stringendoli dalla base ritmicamente ebbe l’effetto di una mungitura che esposero oltre misura i miei capezzoli; proprio questi furono l’obiettivo di quelle mani, le dita si soffermano sulle aureole con movimenti esperti e sconvolgenti per poi concentrarsi sui capezzoli carezzandoli, strofinandoli, per poi torturarli stringendoli per esporli ancor più ai pollici. I miei gemiti ormai impossibili a trattenersi si mescolavano all’orgasmo urlato prima di Alessia e dopo al piacere di Erica che riversa sulla ...
... panca veniva scopata da dietro da quello che sembrava essere diventato un toro di notevole resistenza. Lui la teneva ferma appoggiandosi sulle sue spalle mentre con una forza animale la sbatteva con sempre maggior intensità.
Ferma sulla scaletta vedevo tutta la scena: loro che scopavano, Alessia che si avvicinava, inginocchiandosi, al viso dell’amica e alzandole il viso si faceva leccare… riversandole il suo piacere sul viso; Chiara trattenendomi per i fianchi e lasciandosi scivolare raggiunse con la bocca i miei glutei che prima riempì di baci e piccoli morsi, strappandomi risa e urletti, poi bruscamente con le gambe divaricò le mie esponendomi oscenamente alla sua bocca che immediatamente si avventò sul mio culo penetrandolo con la lingua togliendomi il fiato e quando una sua mano scese sulle mia vulva un’ondata di piacere mi avvolse…
Sentii il rumoroso ansimare dell’orgasmo di Erica, soffocato a stento dalle cosce dell’amica, che a fatica distinguevo dalle mie esternazioni.
Chiara mi lasciò con un piccolo sculaccione invitandomi a salire a bordo…
Marco indicò alle sue due nuove prede come avrebbero dovuto ricambiare… di nuovo le pose entrambe ad occuparsi del suo alter-ego e… loro non si lasciarono pregare. Una vera danza di lingue, un vero massaggio fatto da quattro labbra, bocche voraci che alternativamente succhiavano fino a farsi scopare fino in gola…
Chiara tornò a sedersi sul bordo della barca, mi tirò a sé, mi abbracciò baciandomi con piccoli morsi sulle ...