-
L’isola che non c’è (prima parte)
Data: 16/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
... fratello!” “E cosa ti interessa?” “Spogliati e sdraiamoci a prendere il sole… credo che loro tre saranno impegnati per un po’ “ “Ti eccita guardarli?” Iniziai a sbottonarle la camicetta, lei mi lasciava fare “raramente ma a volte capita che mi ecciti guardare certe situazioni erotiche ma oggi non credo nemmeno sarei capace di vedere…” era senza reggiseno e ora mostrava il suo petto perfetto con due capezzoli che sembravano urlare “Succhiami!!”… “Cosa te lo impedisce?” Mi chinai, le sbottonai i pantaloncini e l’aiutai a sfilarli… si sollevò sulle braccia per aiutarmi nella manovra; indossava un tanga nero semitrasparente… “Ho altro da ammirare…” “Cosa?” Misi due dita sui lacci laterali di quelle mutandine… Lei mi bloccò! “Cosa?” Ripeté Mi sollevai, accostai le mie labbra alle sue e con la lingua ne disegnai la forma… “Tu!” sussurrai… Tolse le sue mani dai miei polsi permettendomi di sfilare quel delizioso minuscolo orpello che ancora la copriva… Per farlo mi chinai di nuovo e lei posando le sue mani sulla mia testa la indirizzò verso il suo ventre; un gesto questo che, seppur desiderato, mi suscitò sorpresa e un attimo di resistenza che fu letto come rifiuto. Lei si alzò di colpo facendomi cadere a sedere, salì sul bordo e si tuffò in mare. Mi voltai verso le ragazze… il cazzo di Marco spariva nella bocca di Erica mentre Alessia a cavalcioni sul viso di lui si strofinava oscenamente sulla sua bocca. Interdetta sul da ...
... farsi con Chiara mi soffermai davanti a quello spettacolo; Alessia già rideva, mugolava, si gustava quella lingua fra le labbra del suo sesso mentre Erica iniziava un lento e incredibilmente profondo su e giù sopra quell’asta che dovevo ammettere di notevoli dimensioni… Mi voltai verso Chiara mentre si immergeva per poi riapparire con il classico movimento della testa per scostare i capelli dal viso… Dio… quanto era bella! Alessia scese a contendere quel cannolo a Erica… insieme presero a leccarlo dai testicoli fino alla cappella dove una alla volta si soffermava ad avvolgerlo con le labbra e succhiare voraci … le loro guance tradivano i loro movimenti orali. Sorrisi incontrando lo sguardo beato di Marco che con le mani posate sulle teste delle ragazze dettava i tempi giusti per il suo godimento. Mi alzai e mi tuffai… mi immersi in quel mare limpido e individuando il corpo di Chiara riemersi proprio davanti a lei… Cinsi la sua vita con le gambe, mi aggrappai a lei con le braccia e la baciai con passione premendo, penetrando con la lingua fra le sue labbra cercando e trovando la sua lingua con cui innescai una dolce lotta… Lentamente affondavamo… il che mi costrinse a sciogliermi da lei con le gambe ma che non interruppe il mio bacio sempre più voglioso e profondo… Mi scostai dicendo… “C’è una cosa che ho scoperto di te…” “Cosa?” “Che non capisci un cazzo!” “Per forza… sono lesbica! Il cazzo non lo capisco” E scoppiò a ridere… per poi ...