W la Svizzera
Data: 30/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Matisse70, Fonte: xHamster
... c'era un gran bordello di persone, così decidiamo di andare un poco più avanti dove c'era un circolo velico. Il custode fa un po' storie ma le due ragazze con aria civettuola lo convincono a darci da bere. Si era fatta quasi mezzanotte e faceva ancora caldo e così decidiamo di andare in spiaggia a prendere più aria. Andiamo verso la macchina e Nathalie mi chiede se poteva guidare lei. Acconsento dicendole che le avrei fatto da navigatore. Mentre andavamo, ho notato che intanto Christine si era riversata sul pacco di Giorgio e glielo stava tirando fuori. A quella vista mi è diventato subito duro. Arrivati in fondo al litorale, Nathalie parcheggia l'auto e dice: "Voglio andare a vedere il mare" e così se ne esce lasciandomi solo con quei due che dietro erano ormai pronti per scopare. La raggiungo subito dopo e con naturalezza le prendo la mano dato che faceva fatica a camminare nella sabbia con quei trampoli e la sostengo mentre se li toglieva. Mentre andavamo verso la riva notammo un centinaio di metri più in là un falò con un gruppetto di persone intorno che suonavano la chitarra e probabilmente si facevano delle canne. La luna piena all'orizzonte si stava alzando lentamente e la sua luce, dà fioca diventava sempre più splendente e si rifletteva sul mare.
"Facciamo un bagno?" mi chiede cominciando a togliersi quel poco che la copriva rimanendo nuda come mamma l'aveva fatta.
"Va bene" gli rispondo mentre mi spoglio anch'io. Avevo il cazzo in tiro, ma non m'importava ...
... niente anzi speravo che lei lo notasse. Entriamo in acqua e ci tuffiamo, l'acqua era calda e quindi mi rimase duro. Mi avvicino a lei ed esclamo: " Nathalie sei stupenda...".
Lei avvicina la sua labbra alle mie e mi bacia appassionatamente. La stringo a me, volevo farle sentire il mio cazzo che sembrava scoppiare. Comincio a toccare quel corpo tanto desiderato, finalmente: tette, chiappe e la sua bellissima figa. Con la mano prende il mio arnese e comincia a muoverlo delicatamente. Mi stacco dalle sue labbra e scendo fino alle sue tette che nel frattempo erano diventate sode, volevo baciarle, leccarle, succhiarle perfino dare dei piccoli morsettini a quei capezzoli tanto erano diventati rigidi.
Torniamo a riva, la faccio girare verso la luce della luna, mi metto in ginocchio, le allargo un poco le gambe ed inizio a leccarle la figa. La volevo guardare negli occhi mentre la leccavo; il sapore salato del mare piano piano lasciava il posto a quello dei suoi umori. Era uno splendore vedere come si lasciava leccare, come pian pianino il suo corpo ed i suoi capezzoli sì irrigidivano. "Oh mon Dieu, oh mon Dieu.... ne arretez pas, oui, ouiii....". Quando godeva parlava in francese.
A quel punto aumento la velocità, le infilo la lingua e un dito dentro la sua figa ormai fradicia, la sento fremere sempre di più fino a quando mi viene in faccia. Continuo a leccarla come un forsennato, non voglio perdermi neanche una goccia del suo piacere. Poi mi alzo e la bacio per farle sentire ...