La fratellanza
Data: 16/10/2021,
Categorie:
Etero
Autore: iltiralatte, Fonte: Annunci69
... di rincasare, sono passata a trovare il MAESTRO INSEMINATORE e con lui ho esaminato accuratamente tutti i miei periodi mestruali. Ha detto che mi farà sapere”
La società in cui mi ero inserito era assolutamente matriarcale e queste decisioni erano quindi di assoluta competenza della femmina. Non trovai nulla da ridire
“Sino ad ora ho costantemente masticato della gomma di assafetida, il contraccettivo delle streghe” continuò “ Intendo smetterne l’assunzione”.
Infatti da quel momento l’odore di aglio misto a pepe sparì dalla mia abitazione.
“Del resto non abbiamo problemi economici ed un bambino non può che portare allegria nelle nostre vite. Sei d’accordo?”
Mi voltai cercando di nascondere il mio imbarazzo.
“Assolutamente si amore. Se questo ti renderà più felice allora è esattamente quello che voglio io”
Si precipitò ad abbracciarmi e mi baciò con passione.
Ero riuscito a ricompormi e la sera passò spensierata, poi andammo a letto
Ci coricammo e come tutte le sere mi avvicinai per accarezzarla e compiere il mio dovere maritale.
Voleva un figlio e tutto mi sarei aspettato tranne che mi respingesse
L’abbracciai avendone in cambio un leggero bacio sulle labbra, poi si voltò e mi augurò la buona notte.
Questa era una parte d’istruzione che mi mancava: ero un uomo, sapevo di sapermela cavare tra le lenzuola, ora sapevo pure di essere fertile.
Insomma credevo, ed a ragione, di essere perfettamente in grado di cavarmela da solo per fare un ...
... figlio mio.
Invece da quel giorno la nostra attività sessuale si ridusse a zero.
Tenere carezze, baci affettuosi, dolci coccole sul divano, ma non ottenni più altro
Poi un giorno mi comunicò: il MAESTRO mi ha dato la risposta, la camera di fecondazione che ci è stata riservata sarà pronta domani.
Ero sempre più perplesso: che bisogno avevamo di una camera di fecondazione? Non andava bene la nostra ed il nostro letto su cui entrambi avevamo affrontato innumerevoli vittoriose battaglie?
Sapevo di essere ancora ignorante, come accolito, ma mi adattai deciso ad accontentarla
La camera assegnataci era in quel corridoio in cui avevo svolto la cerimonia di iniziazione .
La cosa mi piaceva sempre meno.
La camera era spoglia. C’era un solo letto ad una piazza con una maschera di cuoio senza fessure per gli occhi sul cuscino ed una sedia posta li di fianco e, sella sedia una maschera normale appoggiata.
Mi venne di colpo in mente tutta la cerimonia con un uomo mascherato che mi attendeva davanti alla porta.
Sospettai che questa volta sarebbe toccato a me fare il ruffiano e cominciai a ribellarmi
“Ma Alezis” le dissi mentre lei si mascherava “che storia è questa?”
Lei stava spogliandosi automaticamente ma rispose “devo fare un figlio amore, non te lo avevo detto?”
“Si tesoro, questo lo avevi detto, ma questa stanza non mi piace proprio. Credo che noi riuscirei ad esprimermi qui. Perché hai organizzato una cosa come questa? Non potevamo arrangiarci nel ...