1. Una padroncina dai piedi sporchi


    Data: 15/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    di Tom
    
    Continua da Avventure di una schiava. Erano trascorsi già due giorni, dal mio arrivo a Rio de Janeiro, e stavo appena iniziando a conoscere le ragazze della FetishBraz. In un primo momento avevo temuto che le attrici della signora Soraya mostrassero qualche tentennamento, nel recitare con me. Fino a quel momento la casa di produzione aveva impiegato solamente giovani del luogo, e si sa, noi italiani siamo conosciuti per essere un popolo assai chiuso, di fronte alle pratiche feticiste o sadomasochiste. Immaginai perciò che alcune ragazze avrebbero potuto farsi qualche scrupolo, nel recitare con me. Che non avrebbero messo nei video la verve sadica che tante volte mi aveva portato all’orgasmo quando ancora abitavo in Italia. Non trascorse molto tempo, prima che mi rendessi conto di quanto fossi in errore. Il fatto di provenire da un Paese tanto lontano dal Brasile non sembrava interessare minimamente le mie padroncine. Per alcune di loro, anzi, rappresentavo una piacevole novità. Una volta, mentre mi preparavo a comparire sul set, udii una conversazione fra la signora Soraya e una delle dominatrici che, di lì a poco, avrei avuto l’onore di poter adorare come una dea. Quest’ultima si chiamava Milena, ed era una bellezza dai lunghi capelli castani proveniente da Recife. Dimostrava sì e no una ventina d’anni, e la prima cosa che mi colpì di lei furono i piedi, curatissimi e perfetti. Le sue unghie erano state dipinte con uno smalto rosso fuoco che metteva in risalto le ...
    ... perfette proporzioni delle dita e i dorsi appena abbronzati. Non potrei fare a meno di confessare a me stessa che sarebbe stato un privilegio poter adorare quelle due autentiche opere d’arte. Quando il mio sguardo si levò all’altezza del suo volto, riuscii a scorgere due occhi azzurri, profondi come il mare, e un’espressione ingenua che rammentava quasi quella di una bambina. La figura di Milena non trasmetteva affatto il carisma perfido delle mistress che mi erano note, e per un attimo rimasi affascinata dal suo candore. ‘Letizia, tu aspettaci di là’ ordinò la signora Soraya, senza neppure rivolgermi uno sguardo. ‘Indossa collare e guinzaglio e fatti trovare in ginocchio ai piedi del letto.’ ‘Sì, padrona’ assentii. Mi affrettai a obbedire al comando della mia affascinante datrice di lavoro, avendo cura di lasciare socchiusa la porta della stanza in cui sarebbe stato girato il film. Apposi al mio collo la fibbia di metallo che era il segno della mia sudditanza alle dee brasiliane e agganciai il collare all’anellino di ferro che sporgeva da esso. Un attimo dopo mi ritrovai prostrata di fronte al grande letto su cui Milena sarebbe andata a sedersi. Dalla mia scomoda posizione accucciata, riuscii comunque a udire le frasi che si scambiavano le mie dominatrici. ‘Sarebbe lei l’italiana?’ volle sapere la giovane padrona. ‘Sì’ annuì Soraya. ‘Ha ammesso di essere una masochista persa e di adorare le umiliazioni che le vengono inferte da altre donne. Il suo problema è che l’Italia è un ...
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