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Nonne Troie 1
Data: 30/05/2018, Categorie: Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... farvele per stare bene e poi hai imparato a farle senza sporcare quindi va bene solo che non capisco come mai te ne fai così tante di fila. Cioè come mai sei sempre così.... Così arrapato ecco”. La zia non capiva perchè ero così arrapato. Strano il motivo del mio arrapamento mi stava proprio seduta accanto. Dovevo dirglielo. Dovevo? Non ne ebbi il coraggio. Mentii. “Penso alle donne nude zia”. “Donne nude? Quali donne nude dove le vedi?”. “Le penso. Le sogno”. “Sogni le donne nude?”. “Si. Quasi ogni notte”. “E come sono queste donne cosa fanno?”. “Fanno.... -urk ansimai accarezzandomi la patta- zia posso?”. “Adesso?” mi fissò severa. “A pensarci mi tira.....” provai a scusarmi. “Se devi” annuì lei minimizzando la cosa. Asciugamani in posizione mi spogliai e iniziai a muoverlo su e giù. Con la zia seduta accanto era un piacere in più. Lei non si scompose era ancora curiosa di sapere il mio sogno e mi fissava”. “Hanno le tette grosse. Belle grosse e a pera e mi accarezzano mentre piano piano si spogliano fino a restare quasi nude”. “Quasi” ridacchiò la zia. “Tengono le calze nere” aggiunsi muovendo la mano più in fretta e fissando proprio le sue gambe e le sue calze nere. “E perchè le tengono?”. “Perchè il reggicalze mi fa eccitare e loro lo sanno”. “Ti eccita il reggicalze?”. “Molto” annui mentre ormai avevo raggiunto la piena e completa erezione. “E poi le guardi e basta?”. “No. Mi chino fra le loro ...
... cosce e gliela lecco, Gliela lecco tutta finchè non mi dicono che è ora di scopare e scopiamo...”. “Quindi sogni la tua prima scopata tutto quì”. “Già”. “E continuerai ad ammazzarti di seghe finchè non scopi è questa la tua idea?”. “Non riesco a farne a meno”. “Capisco”. “Ecco vedi zia guarda, guarda” le annunciai e mi sborrai in mano controllando per bene il getto. Mentre spruzzavo istintivamente allungai una mano e gliela poggiai sulla coscia. Pareva un riflesso ma era voluto. Volutissimo. Non sapevo se lo capiva ma le palpai bene la coscia finchè non ebbi svuotato fino all'ultima goccia. Lei non fece una piega. Aspettò buona che mi svuotassi quindi si rialzò e andò ad accendere la tv come se nulla fosse. Non eravamo mai andati tanto vicino alla scopata come in quel momento. La mia mano sulla coscia lei a pochi centimetri dal mio cazzo duro. Se voleva fare qualcosa non c'era occasione migliore. Eppure aveva rifiutato. Così dedussi che il mio cazzo, il mio grande cazzo, proprio non le interessasse. No. Permissiva si ma porca proprio no. Peccato. Tanto valeva tornare sui miei passi anche perchè una che porca lo pareva davvero la conoscevo davvero. La nonna il mio primo amore, il mio primo impulso a fottere La tardona era lì e mi aspettava. Perchè farla attendere ancora? Ancora non sapevo come dire a mia nonna Irene che volevo chiavarla. Non trovavo le parole, non trovavo il coraggio. Eppure sentivo che era una troia. Una ...