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Nonne Troie 1
Data: 30/05/2018, Categorie: Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... era forse più troia di quanto avessi immaginato e sborrarmi in mano mentre immaginavo di fotterla non mi parve più tanto osceno. Soprattutto perchè cominciai a chiedermi perchè la nonnina non mettesse le mutande. Una cosa che me la faceva sentire davvero molto più troia. Quella sera mentre eravamo tutti in salotto a guardare il telegiornale ero così ben messo che vedevo sotto alla gonna di Irene in modo chiaro e nitidissimo tanto da scorgere le labbra carnose della sua vulva. Ora non era più un semplice ammasso di pelo pubico, ora vedevo davvero la fica calda della vecchia troia. Restai seduto perchè avevo il cazzo così duro che temevo saltasse fuori dai pantaloni davanti alla zia. Non vedevo l'ora di restar solo per sfogarmi con la mano. Anche quando Irene ci salutò per andare a letto la tensione del mio uccello non si placò e per un secondo mi sfiorò la malsana idea di tirarmi fuori il cazzo incurante di mia zia e sparami la mia bella sega di fronte a lei. Naturalmente non ne avevo il coraggio e attesi con pazienza di essere solo ma, non appena lei si alzò per andare in bagno aprii la patta e giù a mungermelo come un ossesso pronto a fermarmi quando avessi sentito l'acqua del water. Non era la prima volta che lo facevo. La zia andava in bagno e io zac giù di mano a sborrare prima che tornasse. Una specie di giochino Ma quella volta fui maldestro. Sono sempre stato un po' lungo a venire e quella volta non fece eccezioni. Immaginando ...
... che la zia avesse un bisogno un po' lungo smisi di curarmi di lei e continuai a tirarmi allegramente l'uccello sognando di prendere a pecorina nonna Irene, di strizzarle le tettone, di leccarle la fica. Ero proprio nel momento migliore mentre nel mio sogno le sborravo addosso quando mi trovai la vecchia zia di spalle. Incazzata nera, in camicia da notte. Non aveva ne cagato, ne pisciato era semplicemente andata a cambiarsi quindi lo scarico dell'acqua che io consideravo il mio allarme intrusi si era ora vanificato. Era lì a fissarmi. Colto sul fatto col cazzo in mano. Cazzo in mano pieno di sborra perchè nel frattempo avevo terminato. Mi fissava mentre la sborra scivolava lungo la cappella appiccicosa e umida. Io provai a rimettere via l'uccello ma era ancora parecchio duro per entrare nei pantaloni. Alla fine ci riuscì dopo un tempo incredibilmente lungo con lei sempre lì a fissarmi severa e muta. Ora sapevo che la zia sapeva che mi facevo le seghe. Non ne ero per niente orgoglioso e temevo il momento in cui avremmo affrontato quell'argomento. Ma sbagliavo. Lei non disse nulla. Si sedette sulla sua poltrona a guardare tranquillamente la tv come se nulla fosse. Erano segnali di qualcosa che stava avvenendo in quella casa, qualcosa che ancora non potevo decifrare. Che mi poteva fare? Picchiarmi? Sgridarmi? No. Dopo averci pensato un momento si alzò in fretta e andò di nuovo in bagno da dove tornò poco dopo con un asciuga mani e un paio di ...