In famiglia
Data: 30/05/2018,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Tabù
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... il momento migliore.
Fui scaraventata per terra l'uomo si gettò su di me mi sollevò la gonna e mentre le sue mani palpavano la carne e i punti più intimi del mio corpo, le urla di Sara fecero girare il mio sguardo nella la sua direzione il ragazzo la stava spogliando e come con sua sorella i sui indumenti intimi furono lacerati e gettati per la stanza, le mutandine alte di cotone mi fecero capire che Sara aveva le mestruazioni il leggero rigonfiamento sul monte di venere denotava la presenza dell'assorbente, la cosa eccitò maggiormente il ragazzo che ne estrasse il pannolino e lo mostrò al suo amico come un trofeo, una leggera striscia di sangue mi fece capire che era il suo primo giorno di mestruazioni.
Mentre cercavo di realizzare tutto quello che ci stava capitando, le mie mutandine furono arrotolate fino alle caviglie il volto del mio aggressore si affondò fra le mie gambe lo sentii mentre annusava l'odore del mio sesso, poi la lingua entro dentro me e scivolò fra gli anfratti della mia vagina comincio a leccare e succhiare il mio clitoride fino a farlo diventare rosso e turgido, poi sposto la sua attenzione al mio sedere, la punta della lingua solleticò la pelle delicata dell'ingresso anale, seguendone ogni piccola increspatura ogni interstizio, la punta infine entro dentro lo sfintere provocandomi sensazioni strane e particolari .
La cosa mi aveva eccitato moltissimo, mai mio marito mi aveva fatto provare queste emozioni, mi resi conto quanta poca fantasia ...
... albergasse in lui e quanto sterile e mortificante fosse la classica scopata della durata di cinque minuti, sebbene cercassi di rimanere insensibile al rapporto sessuale un sospiro di piacere partii dal profondo del mio cuore, ma la cosa preoccupante era che il mio corpo ora reagiva a queste sollecitazioni con un'emissione abbondante di umori vaginali.....e quello purtroppo non potevo controllarlo, l'uomo se ne accorse e sorridendo mi disse:
“Ti piacere troiona”
Anche la parola “troiona” ebbe un effetto vulcanico, mi sentivo veramente una puttana, mi piaceva quello che lui mi stava facendo, anche se per pudore e rispetto verso le mie figlie dovevo smorzare tutto il cataclisma interno che stava scombussolando il mio corpo, la voglia di essere scopata in quel modo metteva in secondo piano anche il fatto che stavano violentando mia figlia.
Senti il suo pene entrare dentro me era grosso e lungo mie gambe divaricate facilitarono il suo ingresso e i tendini del mio corpo si tesero come corde di violino, cominciò a pompare dentro la mia pancia con violenza, con colpi possenti e cadenzati, mi sentivo mancare dal piacere, la punta del suo cazzo urtava il fondo del mio utero provocandomi dolore, il mio cervello rischiava d'impazzire se non davo sfogo alla mia libidine, non riuscivo più a controllare il mio godimento, cominciai a gemere, prima flebilmente successivamente urlando con quanto fiato avevo in gola.
Nonostante l'eccitazione, lo spettro di rimanere incinta era sempre ...