1. Marco e Valeria – 3 – Il dopocena


    Data: 13/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Etero Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... mia vita non ho mai avuto problemi di eiaculazione precoce, anzi, a volte ho avuto il problema opposto: pompavo per ore senza venire!!
    
    Poi le dissi di salire su di me, si sedette sulle mie gambe a cavalcioni, le mordicchiavo le labbra, le cercavo la lingua; le dissi di mettersi in piedi, di mettermi la fica sulla bocca, che la volevo leccare. Quando lo fece sentii la fica che grondava umore, era fantastico: la leccai sostenendola per le chiappe, le baciavo l’ interno delle cosce, le accarezzavo il culo, le lambivo il clitoride. Lei quasi gridava per il piacere.
    
    Marco, intanto, stava riprendendo tutto, cambiando spesso posizione; si era tolto tutti i vestiti e alternava riprese con la videocamere a furiose “sessioni” masturbatorie!!
    
    Poi decisi di chiavarla. Le dissi di rimettersi a cavalcioni e le posai la cappella all’ apertura della fica. Fino a quel momento l’ avevo lavorata per bene, senza farla arrivare all’ orgasmo, facendola eccitare come, forse, non era mai stata in vita sua. La guardai diritto negli occhi, le sorrisi, la bacia e la spinsi in giù, in modo che il cazzo la penetrasse. Anche se non aveva mai ricevuto “grossi calibri”, era tanto bagnata e tanto dilatata che entrò come un coltello caldo nel burro. Emise immediatamente una specie di ululato, sentirsi riempita in quella maniera la inebriò, cominciai a “pilotare” i suoi movimenti in su e in giù in maniera calma, non forsennata come aveva cominciato a fare. Dopo pochi colpi ebbe il suo primo orgasmo, ...
    ... violentissimo, intensissimo, così coinvolgente che quasi si strozzò per meglio sentire il godimento; si abbattè su di me , mi mise la lingua in bocca in un bacio di vera femmina infoiata.
    
    E così continuammo la prima chiavata; dopo poco arrivò il secondo orgasmo e con quello la strada era spianata. La feci stendere sul divano, mi misi sopra di lei piegata a 45 gradi verso lo schienale, e cominciai un’ autentica monta, con colpi cadenzati, sempre molto forti e decisi, cambiando la sua posizione perché lei potesse scoprire nuove sensazioni. Cominciai, anche , a lavorarle il buco del culo, prima accarezzandolo con un polpastrello (lei cercò, pateticamente, di opporsi, si fa per dire, ma dopo un paio di tentativi cedette le armi…), poi infilando un dito e stantuffando con ritmo alternato al mio cazzo. E continuai per un tempo che sembrò eterno e, dopo altri orgasmi di lei, anch’ io decisi di venire e le sborrai direttamente nella fica.
    
    Rimanemmo fermi per un po’, sazi, per il momento, quasi sfiniti, tutti e tre; anche Marco, infatti, si era segato con gran vigore. Venne vicino alla moglie, la baciò quasi timidamente e, guardando me , disse solo: “Grazie”.
    
    Sempre tenendo Valeria nuda tra le mie braccia ci riprendemmo un po’, bevendo champagne (Marco aveva predisposto un numero infinito di bottiglie) conversando un po’, ma io avevo bisogno di sentire Valeria parte di me, continuando a palparla, a baciarla, a toccarla…
    
    Passato un po’ di tempo in questa situazione quasi ...
«1234...»