1. Troia al centro commerciale


    Data: 09/10/2021, Categorie: Gay / Bisex Trans Sesso di Gruppo Autore: Lyciafisapa, Fonte: RaccontiMilu

    ... più alto che riesci a trovare…sono per me”. Dapprima mi guardò con sorpresa, poi volse rapidamente lo sguardo intorno a lui ed infine tornò a guardarmi con un’espressione indecifrabile: “Capisco…ho qualche cosa da proporle…ma immagino che voglia un pochino di privacy”. Annuii. Mi propose di seguirlo nel magazzino del negozio ed, indicandomi uno stanzino all’interno di esso, mi disse:”Qui potrà provarsi tutto quello che vuole in totale libertà”. “Grazie sei gentilissimo, ma dammi pure del tu caro…mi chiamo Lycia” risposi cinguettando e facendogli l’occhiolino. “Piacere, sono Manuel e, se posso rivolgermi a te come ad una ragazza, ti dico che sono molto curioso di vederti con l’abito e con le scarpe che avevo intenzione di farti provare…sempre che tu mi permetta di rimanere”. La situazione cominciava a farsi interessante ed io colsi subito la palla al balzo: “Assolutamente si, mi fa piacere se rimani…sai, ho anche una sorpresina. Intanto vai a prendermi il vestitino e mi raccomando…molto sexy”. “Mmmm…vedrai che saprò accontentarti Lycia” disse allontanandosi immediatamente dopo. Rimasta sola nello stanzino chiusi la porta e diedi un’occhiata attorno a me. L’ambiente non era grandissimo ma confortevole. C’era uno specchio enorme che copriva quasi un’intera parete; il pavimento era rivestito da una morbidissima moquette beige; la luce era soffusa e nell’aria si respirava un inebriante profumo di vaniglia. Immersa in quell’atmosfera tirai fuori lentamente dal mio zaino la lingerie ...
    ... ed il trucco. Indossai i capi con cura e cominciai a truccarmi davanti allo specchio. Presto tornò il commesso e bussò alla porta “Lycia ti ho portato sia le scarpe che il vestito…posso passarteli”. “Si caro, dammeli al volo ma non guardare ancora”. Dalla porta socchiusa spuntò la mano di Manuel che afferrava il paio di scarpe ed il vestito. Li presi entrambi prima di richiudere la porta. Il vestitino era un tubino nero bellissimo, molto corto ed attillato che lasciava scoperte le spalle. Le scarpe erano dei décolleté neri con suola rossa e tacco 15. Finito di truccarmi indossai il tubino e le scarpe, sciolsi i capelli, misi un pochino di profumo e mi guardai nuovamente allo specchio. Non riuscivo a credere ai miei occhi: di fronte a me c’era una donna bellissima come mai prima di allora: i miei occhi erano contornati da sopracciglia sottili, matita nera e mascara; le miei guance senza imperfezioni e le mie labbra carnose rese ancor più desiderabili da un rossetto rosso vermiglio. Il reggiseno imbottito mi donava ulteriore femminilità. Il vestito faceva intravedere l’orlo delle autoreggenti ed esaltava le curve del mio posteriore. “Sei ancora lì Manuel”, “Si Lycia…dai esci, vediamo questa sorpresa”. Trattenni il fiato per l’emozione ed uscii. Appena mi vide Manuel sgranò gli occhi:”Non ci credo, che pezzo di figa…ohh…scusa”, “No, no…non ti preoccupare, anzi, continua: mi piacciono i complimenti…specie da uno come te” gli dissi lusingata. “Devo ammettere che sei davvero molto ...
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