Il ragazzo dagli occhi marroni
Data: 30/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... a metà lezione di biologia mi resi conto improvvisamente che non avevo sentito una parola di quello che aveva detto l’insegnante. Normalmente non era una anormale, ma lui mi aveva fatto una domanda, ed io non avevo idea della risposta. La domanda era stata qualche cosa come “Chi postulò per primo l'idea di riproduzione asessuata?” Stavamo parlando delle cellule delle piante e cazzate del genere. Probabilmente ci aveva detto a chi era venuta l’idea alcuni minuti prima, ma io non l’avevo sentito per niente.
“Sua moglie?” Dissi. Ci fu un improvviso silenzio e poi una risata sbalordita scoppiò nella stanza.
L’insegnante mi fissò freddamente: “Perché non vieni a farmi visita dopo la scuola.” Disse. Talvolta lasciavo che una risata avesse priorità sul mio buon senso.
Mentre stavo prendendo il libro di storia dal mio armadietto, vidi Tiziano. Quando fu un po’ più vicino lo salutai agitando la mano e lui accennò col capo. Si allontanò dalla ragazza con cui stava camminando, probabilmente la sua prossima vittima, e mi si avvicinò.
“Sì?” Disse.
“Puoi farmi un favore?”
“Cosa?”
“Savino avrà scienze con te questo pomeriggio, vero?”
“Sì.”
“Potresti litigare con lui?”
“Cosa? Perché?”
“Mi hanno messo in punizione oggi. Vorrei che ci sia anche Savino.”
Tiziano sorrise: “Ahh. Sei un vero bastardo, sai?”
Io sorrisi: “In quello hai torto. I miei genitori sono sposati. Lo farai?”
“E a me cosa ne verrà?”
“Non so. Che ne dici che io sia il tuo schiavo ...
... per una notte?”
“Affare fatto. Qualche idea per evitare che sia punito anch’io?”
“Te ne verrà qualcuna.”
“Cavoli, grazie!”
“Tu sei intelligente.”
Mi guardò per un momento: “Hai notato che le uniche volte che mi dici quache cosa di bello è quando vuoi qualche cosa da me?”
“Ehi, non arrabbiarti. Non è solo così.”
“Sì, come questo aiuto. Savino sarà là con te. E poi tu sarai mio per una notte.”
“Fico. Sei un amico.” Ma lui non lo era, non veramente. Lui era un concorrente a dire il vero. Non concorrevamo per lo stesso territorio, ma era un concorrente per la mia fama. Inoltre lui era l’unico con cui potevo vantarmi, il solo che capiva il brivido della caccia.
Poco dopo la campanella della fine delle lezioni arrivai nel laboratorio di scienze. Il professore stava leggendo delle carte alla sua scrivania e Savino, con aspetto imbronciato, era seduto in fondo alla stanza.
Il professore alzò lo sguardo dalle carte: “Ah, signor Verdi. Perché non si trova un posto e rimane tranquillo per prossimi 30 minuti.”
“Sì signore” Dissi tentando di non sembrare troppo felice. Mi misi al banco vicino a Savino. Lui mi lanciò un'occhiata strana. Io gli sorrisi.
Dopo alcuni minuti il professore prese la sua tazza di caffè e la portò alle labbra. Poi si appoggiò indietro e ci guardò aggrottando le sopracciglia. Si alzò e lasciò la stanza.
“Ehi” Disse Savino: “Ho sentito del tuo scherzo. Non era male.”
“Sì, lo era, non è vero? Comunque non è mio. È da un film. ...