L’AMICA DI MAMMA
Data: 06/10/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... tutte, l’atteggiamento di lui. Perché era evidente che se pur l’aveva perdonata, e glielo dimostrava con il compiacimento per le sue continue attenzioni, non riusciva a dimenticare quanto era successo.
In ufficio, persa nei suoi pensieri, non fece caso agli sguardi diversi dei colleghi che incontrava dirigendosi verso la macchinetta del caffè, il luogo di incontro, di scambio di opinioni, dove si cementavano le amicizie. Di colpo, girato l’angolo, vide Cinzia che parlava ad alcuni colleghi di fianco alla macchinetta.
Era da quando l’aveva cacciata di casa che la vedeva solo di sfuggita. Cinzia aveva fatto in modo di cambiare ufficio e questo a Michela andava bene. Ritrovarsela improvvisamente davanti la colse completamente impreparata, ed i sogghigni dei colleghi presenti, quando la videro, le fecero capire che stavano parlando di lei.
– Ecco la troia. Ciao troia ‘
La frase di Cinzia le tolse ogni dubbio. Incerta sul da farsi Michela non rispose.
– Allora? Non rispondi? Ci siamo leccate la figa per mesi e ora non mi rispondi? ‘
Il tono di Cinzia è aggressivo, cattivo. Sul viso ha ancora visibile il segno dello schiaffo di Edoardo. La rabbia per come è stata trattata l’ha spinta a cercare Michela per sfogarsi. Non trovandola ancora ha cominciato a parlarne male con i colleghi, raccontando quello che hanno fatto insieme.
– Oh, la signora si sente superiore, ha salvato quel cornuto di suo marito’ la signora dell’alta società’ che con me ha ...
... scambiato i mariti, che mi ha leccato la figa e se l’è fatta leccare, che ha voluto vendicare ‘l’onore’ di quello stronzetto del figlio inscenando un troiaio. E scema io che l’ho aiutata’ SEI SOLO UNA TROIA CAPITO? SOLO UNA TROIA E SPERO DI NON VEDERTI MAI PIU’ ‘
Michela non risponde, non saprebbe come. Sa solo che, mentre Cinzia scompare lungo il corridoio, i sorrisetti sardonici dei colleghi le preannunciano un’ulteriore umiliazione sul posto di lavoro.
– Carlo, dobbiamo parlare ‘
La faccia di Michela è seria mentre affronta Carlo subito dopo cena. Gli prende la mano attraverso il tavolo e lo guarda fisso negli occhi. Lui distoglie lo sguardo. Non risponde, è nervoso ma non si sottrae alle mani di lei.
– Carlo, cosa c’è? Io ti vedo che non sei felice. ‘
– Va tutto bene Michela, non ti preoccupare. ‘
– No amore, non dirmi che va tutto bene. Io lo vedo che ogni tanto ti assenti, anche quando’ stiamo insieme. Di colpo diventi serio come se non ti piacesse fare l’amore con me. ‘
– No, mi piace, mi piace tantissimo ma’ –
– Ma? ‘
– Michela’ Io ti amo lo sai, ma non posso fare a meno di ripensare a quel che è successo, Il vederti al di là del vetro mentre’ lo sai, e poi l’umiliazione quando mi avete legato’ ‘
– Pensavo mi avessi perdonata ‘
Michela si incupisce a sua volta. Ogni tanto anche lei ripensa a quegli avvenimenti e si vergogna di quello che ha fatto. Non le importa se Cinzia la evita, preferisce non vederla; ...