1. L’AMICA DI MAMMA


    Data: 06/10/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... non le importa se adesso i colleghi fanno battutine ambigue, le rivolgono complimenti volgari non richiesti, le hanno tolto quella simpatia che aveva prima. No, a lei importa solo di Carlo, e se ora anche lui’
    
    – Ti ho perdonata Michela. Dio sa se in cuor mio ti ho perdonata ma’ non riesco a dimenticare l’umiliazione’ e nello stesso tempo mi eccito ripensando a quelle scene, quando mi avete fatto sedere quella ragazza sopra’ Mi viene una voglia terribile di ricambiarti, di farti patire la stessa mortificazione. Lo so che non dovrei’ però &egrave così, di colpo mi torna in mente ‘ anche quando stiamo facendo l’amore e’. ‘
    
    – Povero amore mio. Te l’ho fatta grossa e non posso fare niente per cancellarla. Ma tu Carlo se vuoi puoi umiliarmi come ho fatto con te, puoi farmi quello che vuoi, io lo accetterò, da te accetterò tutto se serve a farti star meglio. ‘
    
    – No tesoro, grazie no. Non ci riuscirei. Ti amo troppo per farti certe cose. E’ che mi sento anche in colpa per quella ragazza, Virginia, e per sua sorella che ha assistito. ‘
    
    – Non hai colpa di quello, solo io sono la responsabile. ‘
    
    – E’ vero, ma mi dispiace anche per loro. ‘
    
    La conversazione scema lasciando amaro in bocca ad entrambi. Passano altri giorni, al lavoro non &egrave semplice per Michela che si sente oggetto di sguardi maligni e prese in giro non troppo velate. Tutti quelli che prima la attorniavano gentili e premurosi ora la evitano, quando non ci provano con lei. Soprattutto tre di loro: ...
    ... Marco, Aldo e Giacomo, le fanno battutine cattive, la insultano, allungano le mani. Lei non reagisce, l’aver parlato con Carlo l’ha indotta in uno stato mentale molto simile agli auto-flagellatori medioevali. Sente di dover espiare, di dover far recuperare al marito tutta l’autostima ma non sa come. Non le &egrave stato di aiuto l’incontro con Guido ed Anna. La ragazza, molto più comprensiva, ha cercato ma non ha saputo darle consigli utili. Lui invece &egrave stato sferzante:
    
    – Chi &egrave causa del suo male’ –
    
    Le ha detto con una vena di disprezzo nel tono di voce, confermandole che anche lui &egrave tra quelli a cui dovrà dimostrare di essere cambiata. Ma come fare? Ci rimugina sopra: Carlo ha detto che non sarebbe capace di farle niente, ma il vederla umiliata da altri? L’idea le arriva improvvisa davanti alla mano morta che Marco, il collega, le fa davanti agli altri due, accompagnandola con una battuta triviale:
    
    – Quanti cazzi pensi di prendere questa sera Michela? O forse leccherai qualche figa? Possiamo chiamare Cinzia e fare una cosa a cinque no? ‘
    
    L’espressione improvvisamente decisa di lei inibisce i tre dal dire altro. Michela se ne va in silenzio, come se loro non esistessero, dirigendosi verso l’ufficio dell’assistente sociale. E’ una sua amica, Katia, psicologa, forse l’unica che non partecipa allo scherno continuo a cui &egrave sottoposta. Accomodatasi, le racconta ogni cosa e resta in attesa.
    
    – Michela, già sapevo gran parte di queste cose, certo ...
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