Naty 2
Data: 05/10/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... miele vaginale che le riempiva la bocca. Passò la notte a pensare all'abbigliamento
ed il giorno a provare vestiti, lingerie di seta, di cuoio, catene, gioielli, maschere.
Nel suo armadio c'era tutto, doveva solo trovare quello che sarebbe piaciuto al suo padrone.
Era ora. Il padrone l'attendeva nella sua stanza. Una guardia l'accompagnò fino alla porta,
l'aprì e poi si ritirò. Era sola, era la serata più importante della sua vita, nella stanza
c'era il suo padrone, ci sarebbe stato del dolore ma unito al piacere poteva essere
sopportato. Ma soprattutto c'era l'orgasmo più desiderato che mai. Natasha si fece forza
ed entrò. Il padrone era in fondo alla stanza al buio. Una debole luce la illuminava.
Lei avanzò lentamente, un passo dopo l'altro. Il padrone rimase di pietra alla vista della
sua schiava, affascinato dal suo aspetto. Tacchi alti, camminava lentamente con eleganza.
I segni del potere del padrone erano sempre presenti: cavigliere, bracciali e collare
d'acciaio non potevano essere tolti. Sotto alle cavigliere aveva infilato un paio di calze
e indossato reggicalze nere. Lo slip anch'esso nero era minuscolo, si vedeva che era
perfettamente rasata. Ai fianchi portava una collana di perle chiusa sul davanti, che
proseguiva verso il basso. Il padrone seguendo il filo di perle verso il basso notò che
erano via via più grandi. Le perle andavano ad infilarsi negli slip e si vedeva il
rigonfiamento di alcune di esse. Il padrone ...
... a quella vista stava per alzarsi e saltarle
addosso, ma riuscì in qualche modo a trattenersi. Stava fantasticando sulla dimensione delle
ultime perle che si immaginava infilate nella fichetta e del modo in cui le avrebbe fatte
uscire e rientrare ripetutamente per portare ancora una volta la sua schiavetta alla pazzia.
Poco sopra il grosso seno era costretto in un reggiseno troppo piccolo, i capezzoli spuntavano
fuori a metà e le sottili spalline sembrava potessero cedere da un momento all'altro.
Natasha poi, per dimostrarsi disposta a tutto, aveva già indossato la pallina rossa con
cinghie di cuoio nero che le cingevano i capelli lisci e biondi. Una mascherina nera faceva
risaltare gli occhi azzurri, ma il tocco di classe che aveva studiato intere notti erano
le braccia legate dietro la schiena. Le teneva dritte, con le spalle all'indietro e le
tette sporgenti. Chi poteva resistere ad una schiava vestita a quel modo, che camminava sui
tacchi a spillo con le braccia legate dietro la schiena, una pallina in bocca e una collana
di perle infilata tra la cosce? Quando lei arrivò al centro della stanza il padrone le ordinò
di fermarsi. Lei eseguì. Lui accese la luce e quello che Natasha vide la fece impallidire.
Si sentì mancare il terreno sotto i piedi e girare la testa, quasi barcollò, ma cercò
di rimanere impassibile. In piedi accanto alla poltrona su cui era seduto il padrone stava
un'altra donna. "Natasha ti presento mia moglie ...