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Alla scoperta di Marco (Seconda parte)
Data: 29/05/2018, Categorie: Hardcore, Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
2 Il giorno seguente Il telefono mi svegliò alle 6 di mattina. Quando era via papà mi chiamava sempre alle 6 di mattina. Il nostro accordo era che lui non mi avrebbe chiamato di sera perché pensava che avessi bisogno di un po’ di libertà. Quindi erano le sei. Se non fossi stato a casa avrebbe saputo che qualche cosa non andava. Voleva assicurarsi anche fossi sveglio per non far tardi a scuola. Quel sabato mattina chiese come era andata la partita ed io gli dissi che avevo avuto uno scontro e che mi faceva male dalla testa alle dita dei piedi. Lui rise e mi disse di andare a correre, il male sarebbe sparito. Mi chiese poi cosa avrei fatto quel giorno. Gli dissi la verità solo parzialmente. Dissi che dopo la corsa sarei andato da Marco per l’allenamento di nuoto e poi "avrei girellato." Mi disse di stare fuori dai guai, che sarebbe tornato a casa lunedì come progettato ed appese. Ero stanco, erano le due di mattina passate quando Marco mi aveva lasciato tornare a casa. Dopo che la passione del mio primo "incontro gay" nella vasca calda si era affievolita, i mali ed i dolori della partita erano ritornati. Marco mi aveva suggerito di passare la notte da lui, ma a quel punto io volevo solo andare a casa e guarire, inoltre non ero sicuro che fossimo pronti per una relazione più profonda. Ci asciugammo l'un l'altro (e la cosa fu divertente) e poi lui mi accompagnò a casa con una sosta alla pizzeria notturna per uno spuntino. Quando finalmente fui a letto, ero ...
... esaurito. Dopo la telefonata di papà, strisciai letteralmente fuori dal letto. Ero rigido in ogni giuntura. Avevo promesso che sarei passato da Marco dopo la corsa per allenarmi a nuoto, come avevo detto a papà. Quello che non gli avevo detto era che speravo di “conoscere” meglio Marco dopo il nuoto. Gettai un cambio in un zaino, mi misi la tenuta da corsa e zoppicai fuori per i miei 5 chilometri di corsa del sabato. Il primo chilometro fu un incubo ma poi verso la fine le cose migliorarono; avevo progettato il percorso in modo di finire davanti alla casa di Marco. Attraverso il cancello del cortiletto arrivai alla sua piscina coperta. Le luci erano accese e vidi qualcuno nella piscina. Bussai ed entrai. Marco stava nuotando, mi salutò con una mano e gridò che aveva ancora 15 minuti impegnati, di entrare e prepararmi. Mi fermai all'orlo della vasca per guardarlo nuotare. Tagliava disinvoltamente l'acqua ed ad una velocità che io non avrei mai potuto sperare di raggiungere. I muscoli nella sua struttura magra risaltavano nella luce fredda ed i suoi brillanti capelli rossi galleggiavano dietro di lui, un brillante contrasto col suo corpo pallido. Notai anche che era nudo, così mi tolsi i pantaloncini ed entai. Per i 10 minuti seguenti nuotai su e giù nella piscina mentre Marco gridava istruzioni. Dopo una terza sosta per prendere fiato decisi che il troppo era troppo. Respiravo affannosamente ed i miei muscoli rigidi che inizialmente si erano sciolti con l'esercizio del nuoto ora dolevano ...