Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... fatto pressioni sul capo della gendarmeria affinché si unissero a lui nella caccia a quella ragazza. Avrebbe ricevuto risposta a breve. Per ora, poteva rilassarsi. Ma la verità era che non riusciva a rilassarsi. Non ancora. Sua sorella continuava a occupare i suoi pensieri. Uccidere Christine non gliel’avrebbe ridata. Posto che fosse ancora viva. Ma anche in quel caso, forse quella maledetta ragazza sapeva dove fosse stata rinchiusa. Era possibile? Forse. Non poteva escluderlo. Bevve d’un fiato il gin, pensando che doveva assolutamente stabilire e mantenere le priorità. Era vicino alle elezioni presidenziali, aveva numerosi appoggi e le proiezioni lo davano vincitore. Doveva assolutamente mostrarsi sicuro di sé, privo di dubbi o tentennamenti. Doveva essere l’uomo forte che Haiti necessitava da troppo tempo. Doveva. O tutto sarebbe andato in vacca. Per quanto fosse in pensiero per Lucia, si sforzò di rinchiudere il suo turbamento nelle profondità del suo essere. Nessuno, nessuno doveva vederlo vacillare. Non ora.
Defilarsi era stata questione di attimi. Antonia aveva guidato senza averne reale consapevolezza, automatismi affinati in anni di vita sul limite. Christine accanto a lei taceva, zitta. In silenzio quasi religioso. Pareva un’Erinni priva di anima, giunta per il giusto castigo da infliggere ai malvagi. Dietro, sui sedili posteriori, “Julié” pareva essere crollata. Dormiva accovacciata in una sorta di posizione fetale, i pugni chiusi, il viso corrugato. Gli incubi ...
... la stavano probabilmente tormentando anche in sogno. Antonia non sapeva se fidarsi di lei. Potendo, l’avrebbe lasciata andare per la sua strada. E sicuramente, neppure Christine era tanto idealista da pensare che lasciare che lei stesse con loro fosse un bene. La sortita era stata un successo, operativamente parlando. Ora dovevano solo decidere la prossima mossa. E avanti sino alla vittoria… O finché la vittoria non sarebbe più stata possibile. In ogni caso, sino alla fine. Fece una curva e ponderò attentamente se esprimere i suoi dubbi. Infine decise. -Sei sicura che sia una buona idea?-, chiese accennando con il capo ai sedili posteriori. -Sì. Anche perché lasciarla tornare a casa significherebbe riconsegnarla a Boniface, stavolta con qualche informazione in più.-, disse Christine. La nera non si era neppure voltata. -Ok. Ma rimane che non abbiamo cibo, né armi, né un posto nostro dove riorganizzarci.-, disse Antonia, evidentemente inquieta da quella penuria organizzativa. -Io ce l’ho.-, disse la voce di Julié. Antonia la guardò, concedendosi di perdere di vista la strada. “Da quanto tempo è sveglia? Cosa ha sentito? Che tipo di idee si sarà fatta? Ci possiamo fidare?”. Paranoia. Pura e semplice paranoia. Un difetto secondo la società “civile”, ma il salvavita, reale spartiacque tra cadaveri e superstiti nel mondo delle legioni sotterranee. -C’è un posto… è la casa di un mio cugino. Lui è lontano, in Francia. Per lavoro. Nessuno ci disturberà lì.-, disse Julié. -Un po’ tanto ...