Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... In qualunque altro momento, l’avrebbe appagato. Ma in quel momento, Henry aveva ben altri pensieri. Boniface Laffort era sicuramente capace di scatenare una caccia all’uomo sul suo territorio, ma, poco ma sicuro, una misura simile non l’avrebbe tenuto al sicuro da Christine in eterno.
Parimenti, chiudersi in difesa non era la soluzione. Avrebbero dovuto cercare di attirare quella giovane in trappola, per poi ucciderla e farne un esempio. Solo che, trattandosi di Christine, Henry sapeva bene che pensarlo e farlo erano due cose ben distinte, due concetti quasi inavvicinabili. La giovane cameriera aumentò il ritmo, apparentemente conscia del fatto che l’uomo avesse i suoi pensieri in testa. Henry la fermò. Le premette la testa contro il ventre, costringendola a succhiarlo sino allo scroto. Udì gorgoglii, rantoli, conati?, lasciò la presa. La giovane se lo sfilò di bocca. Lo guardò. Interrogativa, preoccupata. Non capiva. Henry non disse nulla. Per più di un motivo. La giovane parve comprendere, capire che la sua presenza non era più necessaria. Si eclissò piano, raccattando le banconote sul tavolo. Ricompostosi, Henry Samson Lincoln ponderò la situazione, con fredda, analitica, spietata calma. Deciso il corso d’azione, annuì. Ce l’avrebbe fatta. A dispetto di tutto e tutti.
L’ultimo dei gangstars di Boniface crollò a terra, il machete piantato nel collo. Antonia si guardò attorno. Le celle erano poche, cinque. Di quelle cinque, una sola era piena. La donna dai capelli ...
... ramati si guardò attorno. Christine divelse il machete dal collo del morto. -Il giornalista dovrebbe essere qui dentro.-, disse. Aprì l’ultima cella con le chiavi che Julié aveva recuperato dal corpo dell’ufficiale. Il giornalista effettivamente c’era. Il viso corrispondeva a quello delle foto. Purtroppo però, il pallore e l’immobilità non lasciavano dubbi e un breve controllo da parte di Antonia confermò i loro sospetti: il poveraccio era morto. -Pare che abbiamo fatto tutto questo per niente.-, sospirò la donna dai capelli di rame. -Non è vero…-, mormorò appena Julié, -Non è per niente.-. Antonia annuì, capiva ma rimaneva che Boniface era comunque inattaccabile. Christine estrasse lo smartphone. -Farò qualche foto al cadavere. Sicuramente la stampa saprà cosa farne.-, disse, -Daremo comunque un po’ di fastidio a Boniface.-. Improvvisamente, lo smartphone suonò. -Sì?-, chiese Christine una volta pigiata l’icona di risposta. Sapeva già chi fosse.
Boniface sospirò. Ancora nessuna notizia. Sperava che la taglia stesse facendo effetto, e si domandava anche se i suoi uomini fossero riusciti a far parlare Julié Delinés. In ogni caso non intendeva correre rischi. Aveva mandato una pattuglia all’avamposto dov’era rinchiusa la giovane. Era ora di passare alle maniere forti. In più, aveva anche inviato diversi suoi uomini a perlustrare le zone più isolate di Haiti. Christine Buenariva aveva i giorni contati, ma Bonfiace Laffort non intendeva concederle alcuna possibilità. Aveva già ...