Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... L’aria è ammorbata dall’odore di cordite, di sangue e morte violenta.
Julié non piange. Semplicemente non piange più. Odiarsi? Lo fa. Si odia per il suo essere stata debole. Per ogni atto di vigliaccheria. E la sua verità, divenuta così orribilmente palese, ora è tutto ciò che le resta. L’ennesimo uomo le schizza il proprio seme addosso. Stimoli sensoriali lontani. Gli occhi della giovane sono piantati fissi nell’ufficiale. Questi la guarda, sorridente. Sa che cederà. Ma quello che lui e gli altri non hanno capito, è che lei non ha più nulla, proprio nulla da dire. E quello che quell’uomo non ha capito, soprattutto, è che lei lo ucciderà. Rabbia. Una sfera, un nucleo d’ira immobile ora è dentro di lei, rovente ben più del seme che la lorda, più furioso del battito cardiaco che sente nel petto. Ora è oltre il suo essere. Non è più lì. È semplicemente volontà, tesa verso uno scopo. Fargliela pagare. A lui, a loro. Julié non avrebbe mai creduto che un’ira simile potesse esistere. Ma esiste. E ora, lei ne sente il calore, intenso come quello di un sole. Implorante libertà. Muove spasmodicamente braccia e gambe, goffamente. Sente il sangue tornare a irrorare ciò che per tempo è stato immoto. Riprende sensibilità, riprende consapevolezza dell’uomo che, sopra di lei, sta entrandole dentro. Lo fa con tanto distacco da esserne sorpresa. L’uomo sorride. Evidentemente si accorge del fatto che ormai le sue mucose non fanno più resistenza. Il corpo di Julié è talmente abituato a ...
... simili assalti ormai da non offrire resistenza. La giovane non si fa impensierire da quel dettaglio: il corpo l’ha tradita tempo fa. Quanto? Non lo sa, non le importa. Non le piace quel trattamento, ma di fatto al suo corpo non dispiace e quello le fa schifo. Quello e l’essere ridotta a un cazzo di oggetto di piacere per quei bruti. Improvvisamente, la giovane nota il particolare. La fondina dell’uomo che la sta possedendo è aperta. Deve solo fare alla svelta… In quel preciso momento, la porta della baracca si spalancò.
La distrazione fu un istante. Ma tutto ciò che Julié necessitò. Si mosse, strappò la pistola dalla fondina e sparò al suo stupratore due colpi. La distanza minima rese inutile mirare. Impatti al corpo. L’uomo le si afflosciò addosso. L’ufficiale, intento a tentare una reazione, neanche si accorse della pistola che cambiava direzione. Neanche vide la minaccia.
Julié gli scaricò l’intero caricatore in corpo. Lottò per strapparsi di dosso il corpo che la ingombrava. Sentì il membro del morto assurdamente ancora duro, sgonfiarsi lentamente.
Qualcuno la aiutò. E si trovò a fissare il viso di Christine Buenariva.
Christine osservò Julié. L’irruzione era stata metodica e rapida. La giovane a terra, nuda salvo per il vestito sollevato e lurido, la guardava. Senza emozioni, senza neppure piangere, senza rabbia. C’era solo vuoto in quell’espressione, l’assoluto baratro. Il mondo intero fagocitato dall’imperativo di vivere, di sopravvivere, di spegnersi ridendo ...