Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... funzionerà per questo.-, rispose Christine, senza la benché minima irritazione. -Parli di attaccare una posizione con almeno venticinque uomini.-, disse l’altra, -Da sole.-. -Impossibile?-, c’era un tono di sfida nella voce della nera. -No. Ma così… senza altro equipaggiamento siamo sicuramente messe male.-, disse Antonia. -E invece no. Inoltre, quella postazione era già nota prima.-, disse Christine, -Andare a colpire è un passo logico. In più, ho fatto una promessa a Boniface Laffort.-. -Abbiamo solo le tue armi, le mie e un paio di granate. Non siamo messi bene.-, rispose l’ex nobildonna. Christine annuì. -Abbiamo l’arma più potente di tutte.-, disse. Gettò qualcosa alla donna dai capelli ramati. Lei prese al volo. Due cellulari. Due cellulari da strada. Straccioni. -L’improvvisazione.-. E a quel punto, solo a quel punto, Antonia DuLac si concesse di sorridere a sua volta, l’indecisione bandita, rimpiazzata dalla consapevolezza dell’azione imminente. -Allora andiamo. Quanto dista?-, chiese. -Qualche chilometro. Ruberemo un’auto. Marco mi ha detto che c’è una taglia sulla mia testa. Boniface ha deciso di fare le cose in grande, quindi…-, Christine mostrò una ciotola, un impasto di roba vegetale. Aveva il colore del cioccolato. L’odore era diverso. Più chimico. -Dovrò cambiare faccia.-, disse. Aveva intanto tratto una borsa, roba sgraffignata in giro, o forse no. -È rischiosissimo.-, le fece notare Antonia, tutto sommato però capiva. Non c’era scelta. Se non reagire, ...
... attaccare, colpire con più forza a ogni affondo subito. La storia delle loro vite. Occhi negli occhi con Christine Buenariva, la donna dai capelli di rame lesse tutto ciò in quello sguardo e molto altro. Annuì, ogni dubbio fugato. La loro vita era anche quello. Balzare nel buio senza esitare, con la consapevolezza che un giorno o l’altro, il buio le avrebbe ghermite. Christine si sedette dandole le spalle, si tolse la mimetica e il tank top. -Quando vuoi.-, disse. Antonia annuì. Eseguì. Ci mise poco. E pochi minuti dopo erano fuori.
Julié non piangeva più. Le lacrime erano finite dopo che il secondo uomo le era venuto dentro. Ora sentiva solo l’ennesimo membro entrare e uscire, brutalmente, con foga, invaderla, ritrarsi e invaderla ancora. Il peggio era che ora la giovane odiava. E odiava sé stessa. Quanto era stata stupida: fidarsi di Boniface! Ma soprattutto, si odiava per un altro motivo. Perché in un modo contorto e privo di logica, al suo corpo iniziava a piacere. Essere posseduta così, stuprata a più riprese da quel branco di brutti ceffi… L’uomo che la stava penetrando si tolse ed eiaculò a grandi fiotti sul suo vestito, strappato e sollevato sino alle anche. Gocce di sperma le piovvero addosso sul pube e sul ventre. Andarono ad unirsi ad altre gocce, ad altre secrezioni, ad altra lordura. Julié odiò quell’uomo. Attraverso la nebbia di un dolore indicibile ne distinse il volto. Lo sfregiato ufficiale le sorrise. -Tornata la memoria?-, chiese. La nera scosse il capo. Non ...