Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... de Diable Bleu prima che le cose si complichino. Io… Personalmente potrei restare.-, nessuna supplica né imposizioni nel tono della donna dai capelli ramati. Christine riconobbe la proposta. Prese il detonatore. Poi andò verso i corpi. Li frugò. Trovò ciò che cerca. Si allontanò. Cinque minuti dopo il boato e il silenzio furono tutto ciò che si udì.
-La droga è arrivata?-, chiese Boniface Laffort. Henry non rispose. Fissava l’orizzonte. Non aveva un buon presentimento. Per niente. Laffort si avvicinò, osò mettergli una mano sulla spalla. Henry non reagì. Sentiva, percepiva che qualcosa stava andando male. Molto. -Sicuro di aver fatto bene a consegnare quella ragazza ai tuoi?-, chiese, cambiando discorso. -Quella troietta sa qualcosa. E se non lo sa… beh, i ragazzi hanno bisogno di svago.-, tagliò corto Boniface. Henry annuì, pensò che si stesse sbagliando. Julie non sapeva nulla. E ora, stava patendo le pene dell’inferno per niente. Cose del genere non si dimenticavano mai. Era quel genere di situazione da cui uscivi un rottame o uscivi più forte. In ambo i casi, Boniface stava commettendo un errore di valutazione e bello grosso. Non il primo. Neanche l’ultimo. Ma sicuramente uno grave. Henry tornò a scrutare il panorama di Haiti davanti a sé. -Amico mio, che ti succede?-, chiese Boniface. -Ho un pessimo presentimento.-, rispose il trafficante. Il politico storse il naso. -Non badarci. Sei nervoso, ma va tutto bene. Uno dei miei ha confermato che la droga stava arrivando. ...
... Ci contatteranno a minuti, vedrai.-, disse bonariamente. Henry sospirò. L’ottimismo dell’haitiano non era contagioso. Ma era inutile inimicarselo. -Forse sono un po’ nervoso. Tu no? È un colpo bello grosso.-, chiese. -Già. Il nostro colpo che aprirà nuove possibilità per quest’isola e per noi!-, esclamò Boniface. Proprio in quel momento il cellulare suonò. -Pronto?-, chiese Henry senza neppure guardare il numero. Sapeva che era uno dei suoi. Ma a rispondere fu un’altra voce. Di donna. Una voce che Henry non aveva mai sentito. Dal timbro tipico di Haiti ma senza il calore, anzi, fredda come il ghiaccio. -Mettimi in vivavoce.-, disse. Henry scosse il capo. -Chi sei? Come hai avuto questo numero?-, chiese. -Il nome è Christine Buenariva. E ora mettimi in vivavoce.-, rispose la donna. Henry sospirò. Eseguì. Posò il telefono sul tavolo. Alle prime parole di Christine Buenariva vide il viso di Boniface cambiare radicalmente espressione. -La vostra preziosa droga è cenere al vento. Sto arrivando per voi.-, disse la voce della donna. Poi la comunicazione fu chiusa, brutalmente. Henry rivolse uno sguardo a Boniface. Con sua somma disapprovazione, lo sguardo del nero era rivolto a ben altre latitudini. Lo evitava, conscio della verità insita negli ultimi eventi.
Boniface Laffort non guardò Henry. Non guardò proprio nulla. Pensava solo a una cosa. Sua sorella, la sua amante, la donna della sua vita, in mano di altri. Tutto si stava sgretolando. Lo sapeva. Ma non riusciva ad arrestare ...