1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... rapidamente Antonia e controllò che Shaibat stesse bene, poi si preparò. Sapeva, era sicuro, che presto sarebbe stato chiamato in azione.
    
    Boniface e Henry attendevano. Sapevano che il convoglio sarebbe arrivato a destinazione. Sotto insistenza del trafficante, l’haitiano aveva fatto leva su alcuni suoi contatti per garantire un punto d’approdo ad Haiti, contando anche sulla collaborazione di un reparto dell’ONU abbastanza malleabile in tal senso. Una volta sbarcata la merce, questa sarebbe stata presa in consegna dai suoi uomini. Cosa poteva mai andare storto? Eppure, Henry non era arrivato dov’era senza essere maledettamente prudente. Aveva preso alcune contromisure la situazione fosse peggiorata. Si godeva intanto l’ospitalità nient’affatto spiacevole di Boniface Laffort. Il futuro presidente stava svolgendo il suo ruolo di anfitrione con un’ammirevole abnegazione. La cameriera entrò, servizievole e silenziosa, deponendo un piatto di frutta fresca sul tavolo. A occhio e croce doveva essere ventenne, valutò l’uomo. Henry Samson Lincoln pensò che era parecchio che non vedeva una donna e le rotondità di quella donna erano decisamente notevoli e invitanti. Henry si leccò le labbra. La giovane si volse verso di lui. Il viso non era male. E la veste pareva cucita direttamente addosso a lei. Henry Samson Lincoln sentì un’erezione prepotente farsi strada. -Serve altro, signore?-, chiese lei in un inglese accettabile. Lui si alzò. -Sì…-, disse. Prese il polso della giovane. Lei ...
    ... rimase interdetta, indecisa. Con nonchalanche, l’uomo portò la mano della nera giovane tra le sue gambe. -Ma… signore… io…-, farfugliò lei. Henry sorrise, affabile. -Ti lascerò un extra… un ottimo extra.-, disse. Intanto aveva preso ad accarezzare il seno della giovane nera, la quale rimaneva immobile, in dubbio probabilmente tra virtù e ricchezza. L’uomo sorrise: sapeva che probabilmente non guadagnava chissà quanto. Infatti la giovane lo accarezzò, masturbandolo piano attraverso i calzoni. -Brava… vedo che ci capiamo.-, disse Henry accarezzandole il viso. La ragazza sorrise, mostrando giusto un accenno di indecisione e disagio. Lui le strinse un seno. Frugò nel decolté, saggiando brutalmente quelle rotondità. La giovane cercò di non lamentarsi. Henry se ne fregò: immerse le mani tra le cosce della giovane, superando il vestiario. Le infilò un dito dentro. Non era bagnata. La giovane guaì un lamento. -Sai cosa mi piacerebbe?-, chiese Henry, affondando e ritraendo il dito. -Cosa, signore?-, chiese lei con tono servile, nonostante l’evidente fastidio e la totale mancanza di delicatezza di lui.
    
    -Mi piacerebbe che me lo succhiassi per bene…-, disse Henry. La giovane, evidentemente forzata dal pensiero dei soldi, annuì. Henry si sbottonò i pantaloni. Il membro granitico si erse libero. La giovane lo prese in mano, dubbiosa. -Io…-, iniziò. -Niente storie. E ricorda: non voglio sentire i denti.-, disse Henry. La giovane parve esitare. -Il tuo capo saprà che non sono soddisfatto ...
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