1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... turgido, scende lungo lo stomaco, accarezza il pube, vezzeggia piano il clito, prega per un ingresso, perché la nera apra le sue porte. La mano di Christine lavora il pene del Giustiziere, lui geme, le bacia il collo. Morde appena. Lei gli graffia la schiena con la mano libera. Guida il suo sesso dentro di sé, appoggiando il piede destro su uno scalino. Lui la penetra. Carni roventi, gemiti non trattenuti. Lui scivola dentro di lei, avanti e indietro, a lenire ferite mai rivelate, a conoscere l’inconoscibile. A permettere di dimenticare i baratri. Per entrambi, quella pausa è una grazia. Lei geme, mugola. Gode di quell’amplesso. Lui lecca, le dà piacere, come a voler lenire tutto il male. Si sfila. La nera capisce. Si gira, appoggiandosi contro il vetro trasparente della doccia, ora offuscato dalla condensa dovuta al calore. Lui la prende da dietro, affondando ancora dentro di lei. Christine lo lascia fare. Entrambi sanno che non darebbe una simile libertà a nessun’altro sulla faccia della terra. Le mani di lui la tengono alle anche. Christine pare artigliare il vetro. Lui si sfila. Avrebbe potuto concludere così, ma non vuole. E neppure lei, ormai si conoscono troppo per dubitarne. Christine si appoggia al vetro, l’uomo la solleva, la penetra. La gravità fa il resto. Lei gli morde il lobo dell’orecchio, geme, graffia. Non è quasi neanche sesso, è penitenza, espiazione. O forse, è solo vivere il momento, nessuno di loro lo capisce. A nessuno di loro importa. Hanno solo ...
    ... questo momento: domani potrebbero essere morti e lo sanno. Quando alla fine l’uomo si libera, godendo dentro la sua intimità in caldi fiotti che sembrano non finire mai, Christine ha già conosciuto la pausa. Una delle più lunghe e belle della sua vita. Il godimento la squassa come un giunco investito dalla tempesta. Sorride. Bacia di nuovo l’uomo. Lui la depone a terra. La lava delicatamente. Lei lava lui. Piano, con una delicatezza pari alla sua. Si baciano di nuovo. Sembrano amanti. Un’idea che provoca quasi un sorriso alla nera. Potrebbero, volendo, aspettare. Potrebbero attendere e farlo di nuovo. Ma i telefoni suonano. Entrambi. Sia quello dell’uomo che quello della giovane. I baratri chiamano ancora.
    
    Lucia Laffort aveva vissuto gran parte della sua vita nella convinzione che i forti vincono e i deboli muoiono. Semplicemente, il mondo andava così. Inutile filosofeggiare o porsi dubbi. Era così, punto e fine. Lei era tutto, meno che debole. Era ormai un giorno che era lì? Di più? Forse sì. Ma bastava. Christine le aveva fatto capire che sapeva abbastanza da poter agire anche senza di lei, e ciò la rendeva… sacrificabile. Ma Lucia non era intenzionata a farsi liquidare tanto facilmente. Così, dopo che il tizio biondo le aveva portato un ennesimo ributtante pastone da caserma, aveva agito. La catena che la legava era roba vecchio stile. Ingombrante e pesante. Ma tutto sommato, si poteva forzare. Cercò delle telecamere. Nessuna. Perfetto! Agì con attenzione: si portò una mano ...
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