Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... altro sguardo il brasiliano che si defilava. Guardò Christine. La giovane era ancora rannicchiata a terra. Viva? Morta? Non importava: Delgado se la sarebbe fatta in ambo i casi. Tanto avrebbe dovuto ucciderla, no? Lucia non era riuscita a estorcerle nulla. Sorrise. Se lo tirò fuori. Ce l’aveva già duro. Durissimo. Si avvicinò alla giovane. Le accarezzò piano la gamba, arrivando sino alla coscia. Sentiva il calore della vulva sotto le dita. -Delgado!-, la voce era di uno dei suoi colleghi. Un portoricano… -Un attimo!-, esclamò lui. Uscì dalla cella un istante, per sentire meglio il collega. -Lasciane un po’ per me!-, gli urlò il portoricano. Delgado sorrise. Come no! -Vai tranquillo!-, gli urlò. Avrebbe dovuto accontentarsi del cadavere… Si voltò verso la cella. E prese in pieno un calcio nei testicoli. Dolore, accecante.
Christine Buenariva gli piombò addosso. Lo schienale della sedia in legno gli centrò in pieno la faccia. Si allontanò di un passo. Schivò un pugno, cercò di pararne un secondo. La nera era scatenata. Delgado reagì o meglio, ci provò. Non era uno avvezzo al corpo a corpo. Schivò un pugno e riuscì a colpire la giovane al petto e al volto. Lei incassò. Colpì duro. I testicoli di Delgado subirono un ulteriore percussione. Christine gli inflisse un jab ascendente contro il mento. Confusione e dolore, furono a contatto. Delgado cercò di sfruttare la stazza. Sgomitò riuscendo a colpire la giovane un paio di volte. Poi, i denti di Christine lo morsero al ...
... collo. Urlando, come un maiale sgozzato, Delgado sentì qualcosa strapparsi. Sentì qualcosa andarsene per non tornare: la vita. Si accasciò sul pavimento. Il suo ultimo pensiero fu che tutti i predatori, presto o tardi, divengono prede.
Christine si volta, rapida. L’altro tizio. Il collega di Delgado. Uno stronzo con la camicia a fiori. Pistola puntata. Su di lei. Lo fissa con odio. Calcola le possibilità. Lottare e continuare a lottare, l’unico imperativo. Anche davanti all’inevitabile. Stira le labbra in un ghigno feroce. L’altro si prepara a sparare. Christine misura il terreno. Il bastardo è stato furbo. Tra lei e la pistola ci sono grossomodo sette metri. Distanza di sicurezza. Il minimo. Attaccandolo, Christine sa bene che morirà, restando ferma il suo fato sarà solo peggiore. Lei sa, da molto, che vivere nella paura non è vita. Si prepara a balzare in avanti. L’altro sembra capire. La pistola è livellata al suo petto. Christine si prepara all’impatto. Sa che gli arriverà addosso e che, indipendentemente da quanti colpi la centreranno, dovrà sfruttare ogni energia residua per abbattere quel bastardo.Thud!
Con un rumore sordo, il tizio in camicia a fiori crollò a terra. Dietro di lui c’era Lucas Perez. -C’è un inizio.-, disse gettando a terra l’asse di legno con cui aveva tramortito l’uomo, -E ora anche una fine.-. Christine annuì. Recuperò la pistola dell’uomo, una Colt 1911 e un pugnale. Più che abbastanza. Tolse la maglietta al morto mettendosela. Almeno non sarebbe ...