1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sulla sedia. Urla. Sente una risata. Quella della stronza. -Christine… Sei ancora in tempo. Puoi ancora dirci ciò che vogliamo sapere.-, dice Lucia. -No…-, sussurra lei. Altro colpo. Direzione imprevista. L’arcata mandibolare della prigioniera geme. Dolore. Sangue in bocca. Bizzarramente, il dolore scaccia il tormento della scossa. -Abbiamo tutto il tempo dell’inferno, e molta più creatività del diavolo in persona.-, ribatté Lucia. Altra folgorazione al fianco destro. Altro dolore accecante, annullante, devastante. Christine respira affannosamente, quante ne potrà sopportare ancora? -Io parlerei, fossi in te…-, la verga inattiva le accarezza il ventre. Un fallo per nulla erotico. -Perché sai… questo era solo l’antipasto.-, la voce di Lucia è un sussurro, ora. Christine la vede e non la vede. Però sente. E sente anche altro. C’è qualcuno lì. I morti che non riposano in pace? No. Quel qualcuno è qualcos’altro. Attraverso le nebbie del dolore, Christine Buenariva sente qualcosa avvenire. Si domanda fugacemente se morire sia questo. Una secchiata d’acqua la fa tossire convulsamente. Le rende la percezione del reale. -Allora?-, chiede Lucia. Christine non risponde. Non ha più nulla da dire. -Come vuoi…-, sussurra la stronza. Alza la verga, pronta a infliggere il colpo. Viene interrotta. -Signora…-, Delgado. L’uomo. Christine non ricorda con precisione. Non le interessa. -Che vuoi?-, la voce di Lucia è seccata. -Permette?-, silenzio. La risposta a quella domanda è solo silenzio. ...
    ... -Delgado, avvisa gli altri: ci muoveremo tra dieci minuti.-, la voce della donna è calma. -Sì signora… ma…?-, Delgado esita. Lucia sospira. -Lascerò che tu ti diverta un po’. Dopo che avrai avvisato gli altri.-. Poi, senza soluzione di continuità, la verga la pungola. Christine s’inarca di nuovo. Si agita. La sedia si spacca in due. Christine cade a terra, rannicchiandosi in posizione fetale.
    
    In uscita dagli abissi, le ombre avanzano. La spiaggia è desolata e quella notte non c’è luna. La vedetta, un haitiano con una sigaretta in bocca, non ha il tempo di gridare o di fare alcunché: un proiettile maledettamente preciso lo centra in piena testa. Il secondo colpo assicura che non si rialzi da terra. Le ombre avanzano. Un vento innaturale le avvolge.
    
    Lucas si avvicinò. La ragazza era a terra, degli spasmi minimali la scuotevano a tratti. Si avvicinò. Sapeva già che ciò che stava per fare non era solo poco professionale, ma persino rischioso per lui. Eppure… la sua coscienza gli imponeva di aiutare quella giovane. -Ehi!-, Delgado. Lucas si voltò. Delgado lo fissò. -Sparisci. Ora la puttanella e io avremo una piccola conversazione.-, disse. L’alito del tizio puzzava di rhum di pessima qualità e tabacco. Gli sventolò davanti una pistola. Lucas scosse il capo. Non gli avrebbe sparato. -Allora, te ne vai o no?-, il brasiliano rimase fermo ancora un istante. Guardò Christine. “Mi spiace…”, pensò. Era un codardo, un maledetto codardo! Uscì dalla cella.
    
    Delgado non degnò di un ...
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