Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... apprezzabile. Delgado ci fece onestamente un pensiero. -Di qua.-, disse indicandole il corridoio. Lei annuì. Avanzò senza particolare fretta. Improvvisamente, Delgado sorrise, guardando le natiche sode della nera e tutto quel corpo che gli si offriva. Anche l’haitiano parve improvvisamente interessato. -Seconda porta a destra.-, disse il colombiano. La ragazza marciò sino a quella porta. Aprì.
La latrina era abbastanza lercia. Una turca per i bisogni della truppa. -Spicciati: non ho tutto il tempo!-, esclamò lui. Lei emise un ringhio appena percettibile. No, Delgado lo capì in quel momento: quella ragazza non era piegata, affatto. La guardò urinare accovacciata alla meglio su quel rudimentale scarico. Si accorse che vederla pisciare non gli dispiaceva per nulla. Sorrise. Gettò un occhio all’haitiano. Prevedibilmente se ne stava fermo tipo stoccafisso. Un idiota come pochi. Senza smettere di puntare la pistola sulla prigioniera, Delgado se lo tirò fuori. Era già duro. In fin dei conti che importava? Prese a menarselo davanti alla ragazza. La nera lo fissò senza espressione, senza neppure essere schifata. Delgado le sorrise. -Sai… potrei renderti le cose più facili se tu fossi un po’ più gentile con me.-, mormorò. -Mi faresti uscire?-, chiese lei. Lui scosse il capo. Impossibile. -Non posso. Il capo mi spellerebbe vivo. Ma posso portarti cibo, vestiti, forse anche darti qualcosa…-, si accarezzò il pene con un ghigno lascivo, -Che sicuramente ti manca da un po’.-. ...
... L’espressione della giovane non cambiò, non subito. Poi passò da indifferente a sprezzante. -Riportami in cella.-, si limitò a dire. Delgado imprecò alla sua volta. La ragazza si alzò. -Hija de puta madre…-, la rabbia di Delgado esplose furibonda. Afferrò il polso destro della giovane e applicò rapidissimo una leva, costringendola in ginocchio. -Vediamo se ti piace così, puttana.-, disse piazzandole il pene davanti alla bocca. La pistola fu puntata alla testa della prigioniera. -Ti apro il cranio se mi mordi, forza!-, esclamò. La prigioniera lo guardò. Ancora nessun timore, nessuna paura. Nessuna pietà. Delgado si accorse che la ragazza non era spaventata, neanche disgustata. Solo indifferente, come una domestica che si accorge della presenza di uno schifoso insetto. Il colombiano sentì la rabbia montare di nuovo. -Delgado!-, la voce era venuta da fuori. L’haitiano? No. Diversa come voce. Perez. Il brasiliano. Delgado si paralizzò improvvisamente. L’espressione della prigioniera non cambiò in alcun modo. La giovane si alzò, indifferente alla minaccia posta dalla pistola, uscì dalla latrina. Delgado si sistemò i calzoni e si girò. Il brasiliano lo fissava da dieci metri di distanza, il viso palesemente contratto in una smorfia di rabbia. -L’ordine è di non molestare la prigioniera, mi sono spiegato, Delgado?-, chiese gelidamente il nuovo arrivato. Il colombiano non rispose. Odiava quel tizio, odiava quella tipa e odiava quell’incarico. Veniva pagato profumatamente però e tanto bastava. ...