Trovato sul web
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Maturo
Autore: iosoloperte, Fonte: xHamster
... irresponsabile.
Lui accelera e affonda i colpi, vuole godere.
L’imminenza dell’orgasmo lo trasforma, non è più l’amante attento e delicato, é rude e affonda i colpi con violenza.
I tuoi gemiti ora sono un misto di piacere e dolore, gli dici di far più piano, che ti sta facendo male.
Lui però sta cercando il suo piacere e non ascolta i tuoi lamenti.
Cerchi di sottrarti alle sue spinte, ma lui affonda con forza le mani nella morbida carne dei tuoi fianchi e ti trattiene in posizione, trascinandoti verso di sé.
Si inarca e geme, si sta scaricando dentro di te.
Quando senti il suo seme caldo porti la mano tra le gambe, ti tocchi e vieni insieme a lui.
Vedendovi godere insieme vengo anche io.
Non mi sono neppure toccato.
Ora siete sdraiati fianco a fianco, lui è appoggiato sul gomito, ti guarda e intanto passa la sua mano sul tuo corpo.
Vi sorridete con tenerezza, i vostri visi sono soddisfatti.
Provo una fitta di gelosia, paradossalmente mi ferisce di più questa vostra intimità che il fatto che abbiate fatto l’amore.
Poco dopo però ti rabbui, inizi a parlare fitto, colgo solo qualche parola.
Guardi l’orologio e ti allarmi, dici che è tardissimo e che devi tornare in albergo.
Ti alzi ancora incerta sulle gambe, giri come un automa a raccogliere i vestiti sparsi sulla spiaggia.
Mentre lo fai scuoti la testa e gli dici che non ti capaciti di quanto é successo, che non è giusto e che non dovrà più accadere. Sembri pentita e ...
... sopraffatta dai rimorsi di coscienza.
Sei nervosa e confusa.
Ti rivesti in fretta, prima di rimettere le mutandine ti asciughi con dei fazzolettini.
Vi avviate verso l’albergo, lui cerca di prenderti per mano, ma lo rifiuti.
Sulla sabbia è rimasto in tuo fermacapelli, poco distante ci sono i fazzolettini che hai appena usato.
Lo raccolgo, mi avvio, poi torno indietro e raccolgo anche i fazzolettini usati.
Avete girato l’angolo, corro verso la siepe, la scavalco e presto sono in camera.
Mi spoglio in fretta e mi metto a letto, il cuore mi rimbomba nel petto, guardo l’orologio, siete stati soli per più di un’ora.
Arrivi dopo pochi minuti, non accendi la luce, ti spogli silenziosamente e vai nel bagno.
Ti sento fare la pipì, ma non ti lavi, non mi vuoi svegliare.
Ti infili nel letto con indosso la mia t-shirt e ti copri con il lenzuolo.
Mi pare di sentire un forte afrore di sudore e sesso, ma forse non è che suggestione.
Mi piacerebbe avvicinarti e fare l’amore con te, infilarmi dentro di te, metterlo tra le tue labbra che so essere ancora gonfie e umide, cercare dentro di te le tracce che lui ti ha lasciato, mischiare il mio seme al suo.
Però non oso, ho paura che tu mi respinga, magari nel timore che mi accorga che sei ancora dilatata.
Sono eccitato.
Ti basta poco per cedere al sonno, sarai stravolta, non sei certo abituata a certe performances.
Il display del tuo cellulare si illumina e lo porto con me in bagno.
Leggo il messaggio, è ...