Momenti di coppia
Data: 30/09/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu
... il suo cazzo, vederla sbavare mentre si dannava per prenderlo tutto. Sentiva i rumori del risucchio, lo eccitavano sempre più. Michela si sentiva soggiogata, in pieno potere del suo padrone, lo venerava, lo amava, lo succhiava e accoglieva nella sua gola. Non avrebbe voluto altro che farlo venire, sentirlo schizzare nella sua gola, essere la prima a farlo venire con un pompino. La saliva le colava ovunque, il grosso era fra le tette, mentre lui le sbatteva con rabbia il cazzo sulla faccia e sulla lingua protesa ad accoglierlo ancora. Si sentiva usata, ma ne era felice. In quel momento si sentiva solo un buco in cui far sborrare il suo signore ed era felice di essere usata.
Il ragazzo si ritrasse improvvisamente, la prese per la gola e i capelli e la sbatte sul letto a pancia in giù, la invitò a guardare il porno, ad osservare come la piccola attrice veniva inculata in maniera rude
«Ora tocca a te» le disse profetico e senza attendere altro le entrò in culo. Una forte sensazione di dolore colpì Michela che con una faccia dolorante si scostò per sottrarsi alla penetrazione
«Fa male» piagnucolò dolorante
«Lo hai voluto tu» rispose Valerio freddo. Si chinò, prima che lei potesse rispondere, a leccarle con furia l’ano. La sua unica intenzione era sfondarle il culo, farla sentire ancora più sua. Ci sputò, lo penetrò con le dita, la preparò con stizza, con rabbia. Si alzò dietro di lei, si sputò in mano, bagnandoci il cazzo, e la penetrò di nuovo. Con un colpo secco le ...
... entrò nuovamente in culo, sfondandola. Michela si ritrovò a benedirlo, non desiderava altro che essere presa con quella forza, con quell’irruenza. Fu una scopata violenta, rapida, animalesca. Si provocarono di continuo, lei usava la parole e lo stimolava a essere più violento, lui le tirava i capelli e la teneva per la gola
«Lo sai che non me ne frega nulla del tuo orgasmo, adesso?» le disse stranamente calmo
«Sì, lo so. Vieni!» lo incitò lei adorante
«Ti inondo il culo!» le urlò all’orecchio subito prima di crollare su di lei, come svuotato da un peso. Il video porno finiva davanti ai loro occhi ancora sconvolti dalla brutalità dell’amplesso.
Sono ad un McDonald e la guardo che si riposa sul computer, non posso fare altro che avere un sorriso d’ebete sul volto. Sapete una cosa? Se non fossi in me stesso al momento, mi prenderei a ceffoni da solo. Motivo? Sono un fottuto rincoglionito di merda!
Ebbene sì, sono un rincoglionito per amore! Guardo questa ragazza e ripenso a quando scrivevo a Tenerife del nostro primo incontro mentre mi succhiava il cazzo, ripenso al primo giorno vicini, si fa per dire, sono sempre 60km di distanza, ma devo ammetterlo, ripenso sopratutto ad altri momenti. Non fatevi illusione, c’entra sempre il sesso. Eh sì, non cambio, resto sempre il solito pervertito.
Ripenso a quel giorno all’outlet mentre tornavamo alla macchina e lei si ferma, si struscia come una gattina e mi dice:
«Sai che ho tutta la tua sborra che mi scivola giù dal ...