Andrea e pietro - cap. 10
Data: 29/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
Cap. 10
I cinque ragazzi escono dal club cantando e, chi è capace di farlo, fischiettando per ritornare alle loro stanze.
Si prospetta un seguito, le palle, pur con una serata così movimentata, sono ancora piene. Teo e Pietro non vedono l’ora di restare da soli, così salutano e vanno nella loro stanza. I tre porcellini non hanno voglia di separarsi, devono decidere dove continuare il festino e Andrea propone.
- Andiamo da me, magari Thomas torna e, se non lo fa, domani potrà godere a fare la mamma, pulire e mettere in ordine.
Teo, che ha visto quello che ha visto, non vede l’ora di dare libero sfogo alle sue voglie, è pronto a fare tutto e, nel chiuso della loro stanza, strappa a Pietro i vestiti di dosso per poter toccare quel corpo maschio di cui è invaghito. Pietro lo lascia fare e fa la sua parte tenendo la bocca incollata alla sua. Spogliandolo Teo lo indirizza verso il letto, dove Pietro si lascia cadere, tirandoselo addosso. Sono di nuovo nudi e uno e sotto e l’altro sopra abbracciati e si baciano. Anche i cazzi, belli duri, si toccano, si strofinano, si stanno baciando anche loro, ma uno non può ricevere l’altro, non sono complementari, sono fatti per la stessa cosa. Però le alternative non mancano e Teo mette in azione la prima, la bocca, deciso a usare dopo, per la prima volta, anche l’altra, il culo.
La foga è tanta, l’esperienza è poca per cui Pietro lo deve richiamare, più di una volta.
- Teo, the tives.
Poi, piano, piano, qualcosa cambia ...
... anche per lui. Ha sempre ricevuto, ora sente il bisogno di dare, perché l’amore sta nascendo per entrambi, così fa un capo e coda e dice.
- Teo, fai come me.
E glielo prende in bocca.
Anche per lui è una cosa nuova, ma ne ha ricevuti tanti di pompini, anche se sempre dalla stessa persona, che sa come si fa.
La bocca di Pietro è piena, non gli permette di descrivere quello che sta facendo, lo faccio io come fossi lui.
“Teo se con le labbra te lo scappello, fallo anche tu a me. Entro con la punta della lingua tra la cappella e il prepuzio, ti cerco il buchino da cui ti esce il piscio e anche lo sborro e provo a entrarci. Me lo faccio arrivare in gola, rischiando quasi il rigurgito, con le lacrime agli occhi, tu fai lo stesso, è come farsi il pompino con la propria bocca.
Ma Teo vuole di più, la sua voglia è cresciuta, non si può fermare, fa una rotazione e dove aveva la bocca ora ha il culo, è pronto e deciso a farcelo entrare e ci prova. Ma ha il cazzo rigido, i muscoli contratti, compreso lo sfintere, non è per niente rilassato e non riesce a farlo entrare. Pietro che vuole evitare i traumi ci mette la sua esperienza e interviene.
- Be quiet Teo, lascia fare a me, rimettiti come prima.
E Teo lo fa, la sua bocca è sopra al cazzo di Pietro e riprende a succhiarlo. Il cazzo di Teo è davanti alla bocca di Pietro ma non è quello che gli interessa. Così si sfila un po' dallo stare sotto al ragazzo, fa passare le sue braccia al di là delle gambe di Teo e alza la ...