1. Seconda scappatella in albergo


    Data: 28/09/2021, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    ... esperienza da gran porca. Infatti gli raccontai dello stupendo pompino con ingoio che avevo sparato al cliente in camera, scendendo fin nei minimi particolari.
    
    Ed infatti, “M”, visibilmente eccitato dal mio racconto, rimase esterrefatto e mi sorrise, incredulo mi chiese se non stessi dicendo cavolate, ma gli assicurai che era tutto vero, descrivendo il cliente e intuendo che aveva capito a chi alludessi. Lui, ormai convinto che non mentissi e di trovarsi di fronte una gran troia, mi disse che quello che gli avevo raccontato era una vera e propria bomba, che rischiavo il lavoro, ma mi promise che sarebbe rimasto un segreto tra di noi, però…
    
    Gli chiesi cosa intendesse con quel “però” e lo stronzo colse la palla al balzo dicendomi, sorridendo maliziosamente, che il suo silenzio aveva però un prezzo. Già avevo capito dove voleva andare a parare ed io, che non cercavo altro, al settimo cielo avendo capito di essere riuscita nel mio intento, con aria da santarellina e fingendo di non capire, gli chiesi quale fosse questo prezzo.
    
    Il porco mi disse che se volevo contare sul suo silenzio dovevo riservargli lo stesso servizietto che avevo fatto al cliente! Con finta rabbia ma sorridendo, gli dissi che era uno stronzo, poi gli dissi che avevo 10 anni più di lui e mi rispose che questa cosa lo eccitava, che amava le MILF porche. Poi gli feci notare che aveva una compagna e lui, prontamente, mi rinfacciò che anche io avevo un compagno ma avevo lo stesso fatto la troia con il ...
    ... cliente sconosciuto, neanche bello!! Io scoppiai a ridere e, ammettendo che aveva ragione, gli chiesi, qualora avessi accettato, dove voleva che glielo ciucciassi.
    
    Mi disse di vederci finito il turno in una stanzetta nella zona sotterranea dell’hotel, dove c’era anche il parcheggio coperto. Io non stavo più nella pelle, eccitata all’inverosimile attendevo impaziente il momento di raggiungerlo e spompinarlo. Poco dopo scesi e lo trovai seduto sul divano. Mi disse di chiudere a chiave la porta, lo feci e mi avvicinai a lui.
    
    Ovviamente, nonostante la porta chiusa a chiave, c’era il pericolo di essere colti sul fatto, cosa questa che ci eccitava di più. Purtroppo, non potemmo denudarci, ma mi dovetti accontentare di abbassargli i jeans e gli slip e tirargli fuori il cazzo, mentre io rimasi in divisa da cameriera.
    
    Lui a gambe larghe, io inginocchiata tra le sue cosce, mi fiondai senza vergogna, né freni sul suo cazzo e senza l’aiuto delle mani, cominciai a slinguazzarlo, leccarlo e ciucciarlo. Mentre mi lavoravo il cazzo, “M” prese la mia mano destra e me la strinse. Ancora non era in piena erezione, ma da esperta pompinara quale sono, ad occhi chiusi e godendo tantissimo, con pochi colpi della mia abile lingua e tanta saliva glielo feci venire subito grosso e durissimo come il marmo, con la mia collana che penzolava avanti e indietro e lui che mi guardava sorridendo.
    
    Continuai il gioco… Una mano era stretta dalla sua, mentre con l’altra mi solleticavo la figa bagnatissima ...