10 - giada, la cugina di daniela - voglia di nuove esperienze estreme
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: ombraerotica, Fonte: Annunci69
... bassa dei glutei.
Lorenzo, senza preavviso, la sculacciò con vigore e giada emanò un urlo di dolore misto a sorpresa.
Un altro schiaffo e la parte di culo che le si vedeva si era già arrossata.
«Aaah! Oh mio Dio, Lorenzo, ma cosa hai tra le gambe?» chiese sentendo il cazzone tra le sue piccole chiappette.
«Vieni qui che te lo mostro!» esclamò l’uomo tirandola per i biondi capelli costringendola a inginocchiarsi di fronte a lui.
Giada vide che il rigonfiamento sui pantaloncini era diventato più vistoso, il cazzo doveva essere in piena erezione.
«Toglimi il pantaloncini!» le ordinò Lorenzo.
Giada esitò un attimo e Lorenzo mosse il bacino sbattendole sul viso la sua carne dura.
«Ahi! È duro come il marmo!» disse la donna stupita dopo aver provato un colpo di cazzo di Lorenzo in pieno viso.
Giada si affrettò a slacciargli il cordoncino dei pantaloncini e lentamente li abbassò. Vide il cazzo fare la sua comparsa in tutta la sua maestosità davanti al suo viso, non aveva mai visto niente del genere. Aveva visto diversi cazzi, seppur fosse molto giovane, ma nessuno si poteva paragonare a ciò che aveva davanti. Aveva fatto alcuni pompini ai compagni di scuola, ma non avrebbe mai immaginato di incontrare un cazzo simile nella sua vita.
Il cazzo di Lorenzo era dritto e ancora incappucciato, l’uomo lo avvicinò lentamente sul viso della ragazza e gli poggiò la punta sulle labbra, lei lo guardò rapita.
«Succhiamelo!» le ordinò lui.
Giada uscì la ...
... lingua e leccò lentamente la punta del cazzo di Lorenzo ancora chiuso nella pelle, poi lo afferrò con la sua mano e la fece scorrere lungo l’asta, la cappella si scoprì del tutto e si rivelò davanti ai suoi occhi. La ragazza la baciò mentre con una mano accarezzava gli addominali dell’uomo, poi uscì la lingua e iniziò a leccarla.
L’uomo chiuse gli occhi, stava provando piacere.
Sotto la sua mano sentiva il cazzo diventare di marmo, era nodoso e le vene erano in evidenza, le sue dita non riuscivano a cingere tutta la circonferenza dell’asta e ci sarebbero volute almeno quattro delle sue mani per coprirlo tutta la sua lunghezza.
Giada pensò che ad occhio e croce dovevano essere almeno 25 cm, ma non osò chiedere, preferì non saperlo.
«Prendilo in bocca!» esclamò Lorenzo.
Giada era ancora scioccata dalle dimensioni e si muoveva troppo lentamente.
Lorenzo afferrò il suo cazzo e lo strofinò sul viso della ragazza: sulla fronte, sugli occhi, lo impennò per poi lasciarlo cadere sopra il suo viso.
«Ahi! È pesante!» disse Giada toccandosi il naso dolorante e ritraendosi.
Lorenzo l’afferrò per la nuca e come se la ragazza non si fosse appena lamentata glielo batté forte su una guancia, come se avesse in mano un randello. Giada accusò il colpo emettendo un piccolo urlo.
«Mi fai male!» disse mentre in bocca iniziava a sentire un leggero sapore ferroso, probabilmente le era uscito del sangue dalle gengive. Capì che l’uomo faceva sul serio.
Lorenzo infine lo puntò ...