1. 10 - giada, la cugina di daniela - voglia di nuove esperienze estreme


    Data: 28/05/2018, Categorie: Etero Autore: ombraerotica, Fonte: Annunci69

    ... poggiò un peso a terra e allungò una mano verso il culo di Giada, con un dito le asciugò un rivolo di liquido vaginale che le stava colando sull’interno coscia dell’esile gamba.
    
    Lei si voltò di scatto e lo guardò preoccupata e eccitata allo stesso tempo, non si era accorta che i suoi umori stessero colando sulle sue gambe.
    
    «Oh mio Dio! S-scusami, questa situazione mi sta…» iniziò a dire Giada.
    
    «Eccitando…?» Lorenzo finì la frase per lei.
    
    Giada lo guardò senza rispondere per alcuni secondi e poi disse: «F-forse è meglio che vada… io… non dovrei essere qui!»
    
    Giada si diresse verso il suo trolley per prenderlo e andar via ma Lorenzo si alzò dalla panca e si mise dinanzi alla ragazza bloccandole il passaggio.
    
    Giada tentò di spingerlo con la mano libera, ma impattò sulla parete addominale dell’uomo non scostandolo di un millimetro.
    
    «Cosa c’è che non va? Rimani» le disse Lorenzo in tono suadente.
    
    «No, davvero, devo andare adesso» rispose Giada guardandolo negli occhi come rapita.
    
    Lui le accarezzò il viso e le disse piano: «Non è vero, puoi rimanere…» intanto il suo viso si stava abbassando per baciarla mentre la ragazza parve quasi ipnotizzata
    
    Lei era molto più bassa e per ricambiare il bacio dovette mettersi in punta di piedi.
    
    La mano che stringeva il manico del trolley si liberò lasciando cadere il trolley a terra e con entrambe le mani provò a spingere sui pettorali dell’uomo, le spinte si trasformarono presto in carezze e palpeggiamenti ...
    ... constatando di nuovo la tonicità dei muscoli di Lorenzo.
    
    Il seno di Giada era a contatto con i suoi addominali, le labbra ancora avvinghiate alla bocca dell’uomo, mentre sentì il suo enorme cazzo premerle sul ventre quando l’uomo l’afferrò per i fianchi e l’attrasse a sé.
    
    Giada mugugnò di piacere al contatto con la verga dell’uomo, ma di colpo si scostò.
    
    «Davvero, non posso, è troppo grosso, sarebbe impossibile per me!» esclamò Giada dirigendosi verso la porta del garage anche senza il suo trolley.
    
    Lorenzo allungò una mano e afferrò il braccio della ragazza dicendole: «Certo che puoi, vieni qui!»
    
    La tirò a se baciandola di nuovo appassionatamente e costringendola a farsi toccare il cazzo attraverso i pantaloncini, Giada non fece più resistenza.
    
    «È sbagliato…» diceva la ragazza tra un bacio e l’altro, ma senza convinzione, la mano che accarezzava tutta la lunghezza del rigonfiamento mentre baciandosi si spostavano.
    
    Lorenzo, con il cazzo pigiato sul ventre di Giada, la stava conducendo verso un vecchio mobile, la donna batté su di esso il fondoschiena, ormai l’uomo sentiva che era in mano sua.
    
    L’afferrò per la nuca e la fece voltare per poi piegarla a 90 gradi sopra il vecchio mobile. Lorenzo strusciò il suo cazzo sul piccolo culo della ragazza e lei ansimò respirando a fatica, non aveva mai provato quella sensazione prima, si sentiva la fica in fiamme.
    
    L’uomo continuò a pressare sugli shorts bagnati di Giada che intanto si erano alzati rivelando la parte ...
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