Una Rossa Fantastica – Collana l’Inferno e l’Abisso Vol. 3
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... dolcissima, sottomessa, ma sicura ed orgogliosa. Stefy era di una bellezza sconvolgente e di una eleganza severa nel suo tailleur manageriale. Un contrasto esaltante tra un corpo esuberante e la costrizione di quel vestito castigato. Poi c’era quella chioma rossa, un incendio che poteva divampare da un istante all’altro. L’insieme era fantasmagorico. Era alta, ma non molto. sul tacco dodici che portava con disinvoltura, arrivava a centoottantacinque centimetri. Francesca vedendola rimase scioccata, le fotografie, belle, non le rendevano giustizia. Anche il viso era stupendo, quella fossetta sulla guancia che veniva fuori meravigliosamente quando sorrideva l’inteneriva e le fece venire istantaneamente tanta voglia. Per reazione strusciò la fica su quella di Eva gemendo. Fino a quel momento aveva pensato che Ely fosse la schiava più bella al mondo e Kristine la più elegante, ma si dovette ricredere, Stefy era più elegante e più bella di entrambe. Colpevolmente pensò che sarebbe piaciuta moltissimo anche al suo Padrone, scacciò il pensiero, chi sa cosa le avrebbe fatto sapendola lì senza il suo permesso. Provò grande ammirazione per Eva, aveva fatto sua una schiava bellissima quando aveva ventidue anni e la schiava trentadue, una donna già matura e come visto molto capace. Eppure l’aveva conquistata, domata e resa sua totalmente.
Stefania rimase senza parole, per lei era un non senso, tutto il giorno usava le parole, per dirigere, farsi sentire, riprendere ed incoraggiare. ...
... E rimase anche senza fiato. La sua Padrona era a letto con un’altra donna, bella e schiava, molto bella e molto schiava. Quegli anellini ai capezzoli ed in basso dicevano quanto fosse sottomessa. Era gelosa, poteva pensare che lei per la sua Padrona non fosse l’unica, era una Padrona e quindi non c’era da aspettarsi che si servisse solo di lei, ma pensava di essere la sua schiava, la preferita. Stefania aveva dato tanto alla sua Padrona. Ora non era più sicura, quella nel letto della sua Padrona non solo era bella e sottomessa, ma anche molto più giovane di lei. Poi le tremò il labbro, un tic di cui era inconsapevole, che solo la sua Padrona conosceva. Un tic che si manifestava quando era molto stressata, raramente sul lavoro, più spesso quando doveva eseguire un ordine di Eva che non le piaceva o che l’umiliava particolarmente. Ed in quel momento lo era, la sua Padrona si era portata a letto un’altra schiava e la esibiva per umiliarla atrocemente, farla sentire un verme. Francesca non diceva niente, ma era cosciente del dramma della schiava, anche se aveva capito tutt’altro. Ovvero che la schiava non aveva nessuna voglia di sottomettersi ad altre e di condividere la sua Padrona con altre. Eva aveva immaginato un conflitto, simile a quello ipotizzato da Francesca, ma in quel momento non ritenne né di chiarire, né di spiegare. L’imbarazzo della sua bellissima schiava l’eccitava e ne approfittò immediatamente agendo. – Spogliati Stefy. – La Padrona non alzava la voce per farsi ...