Una Rossa Fantastica – Collana l’Inferno e l’Abisso Vol. 3
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... dedizione. Francesca pensò che una come quella anche se la vestivi da monaca e la mandavi per strada avrebbe sempre attirato lo sguardo dei maschi… ed anche delle donne. Una strisciante eccitazione si impadronì di entrambe le Mistress mentre sfogliavano quelle foto, le fiche si inumidirono e le due Mistress si fecero più vicine, molto più vicine, intime, si scambiarono qualche lieve tocco. Poi si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. – Non possiamo stare qui – disse Eva, – altrimenti finiremo per farci arrestare per atti osceni in luogo pubblico. – Si misero in piedi, Eva andò a pagare, poi uscirono. – Dov’è la schiava ora? – chiese Francesca. Eva guardò l’orologio. – Al lavoro è molto impegnata, una dirigente, ma tra due ore sarà a casa mia. Anche lì ha molto lavoro da fare – disse sorridendo Eva. – Vive con te? – – No, ha una casa ed un marito che la adora, sa tutto e comprende, la scopa raramente e non interferisce. Le lascia tutto il tempo che desidera. Quindi è da me quando la voglio, giorno o notte. Unico suo limite, giustamente, il suo lavoro che purtroppo l’impegna molto. Poi ci sono i limiti posti dal marito, riservatezza e presenza tutte le volte che lo richiede per eventi mondani o sociali, questi sono una vera seccatura, ma per quelli che ha lei. Ne ha diversi per il suo lavoro, a volte ci vado anch’io, mi intrufolo e quando è possibile la uso anche in quelle circostanze. Niente è perfetto, ma direi che tutto sommato va molto bene, il suo tempo ...
... libero è tutto mio, in fondo non è poco. – – La mia vive con me, è una situazione però complicata. – Francesca le spiegò la sua situazione mentre passeggiavano, dirette a casa di Eva che non stava lontano. Nella spiegazione c’era anche il suo Master ed i limiti che le aveva imposto e che lei stava spudoratamente trasgredendo, ovviamente tralasciò molti dettagli imbarazzanti, ma le disse degli anellini, d’altra parte quelli si sarebbero visti da lì a poco, anche se sorvolò sul modo con cui li aveva ottenuti. Eva era sempre più intricata dalla personalità di Francesca e dalle sue storie di schiava e di Mistress. Eva, come Francesca, era una libera professionista e quindi gestiva il suo tempo come meglio credeva, entrambe avevano deciso che in quel tardo pomeriggio e quella sera erano libere.
I due corpi erano fusi l’uno nell’altro, le gambe nervose avvinghiate a quelle formose, le tette piene, ma piccole, immerse in quelle scultoree, e poi natiche e fianchi, cosce e spalle distinte, ma indistinguibile. Baci e carezze, sospiri e gemiti. Le due Mistress si piacevano tanto e se lo stavano dimostrando. Eva non si stancava di passare le dita tra gli anellini di Francesca che a sua volta non si stancava di farseli tirare. Fu Eva a sentire un clic e poi tutte e due sentirono il ticchettio misurato, ma sicuro, di due tacchi a spillo che avanzavano lungo il corridoio. Una voce dolce e calma. – Sono io Padrona, è in camera? – – Sì Stefy, raggiungimi. – – Subito Padrona. – Era una voce ...